Storia

Venezia 12 giugno 1951: viene fondato il Panathlon.


Venezia 12 giugno 1951: viene fondato il Panathlon.

L’idea di Mario Viali è condivisa da un comitato promotore, formato da Guido Brandolini D’Adda, Domenico Chiesa, Aristide Coin, Aldo Colussi, Antenore Marini, Costantino Masotti.

L’atto costitutivo dell’associazione, che assume il nome provvisorio di “Disnar Sport” (“disnar” è espressione veneziana che significa desinare, cenare), recita:

 

PREMESSO CHE LO SPORT, IN TUTTO IL MONDO, HA PRESO UNO SVILUPPO TALE DA POTER ESSERE CONSIDERATO, SOTTO MOLTI ASPETTI, UNA DELLE ATTIVITÀ PRINCIPALI DI CIASCUNA NAZIONE,

ALLO SCOPO DI AFFRATELLARE I VARI SPORTS E DI PROPAGANDARE L’IDEA SPORTIVA SPECIE NEI RIGUARDI MORALI E SOCIALI, IN AFFIANCAMENTO SINCERO ALL’OPERA DELLE FEDERAZIONI SPORTIVE SOTTO LA TUTELA DEL C.O.N.I., PER QUANTO RIGUARDA PARTICOLARMENTE CAVALLERIA, SERIETÀ E DISCIPLINA,

E CHE A TAVOLA SI RAVVIVANO LE AMICIZIE E LE SIMPATIE  SI PARLA E SI DISCUTE CON PIU’ FRANCHEZZA E CORDIALITÀ  SI ELIMINANO SPESSO, DUBBI, EQUIVOCI ED INCOMPRENSIONI,

E CHE LO SPORT DEVE UNIRE GLI INDIVIDUI ED I POPOLI IN UNICO IDEALE A PRESCINDERE DA INTERESSI PARTICOLARI, DALLE CONVINZIONI POLITICHE, DALLE CLASSI SOCIALI E DALL’ETÀ,

SI PROPONE:

FONDARE UNA ASSOCIAZIONE COMPOSTA DI UN NUMERO LIMITATO DI MEMBRI, IN OGNI CITTÀ PER ORA ALMENO CAPOLUOGO DI PROVINCIA, SUBITO A VENEZIA, FRA QUALCHE GIORNO NEL VENETO O MEGLIO NELLE TRE VENEZIE, POI (PRESTISSIMO) IN TUTTA ITALIA E SUCCESSIVAMENTE DOPO UN BREVE PERIODO DI ESPERIMENTO IN EUROPA E NEL MONDO.

Ad approvare questo atto costitutivo sono i 24 pionieri che sono i fondatori: Salvatore Brugliera (atletica leggera), Tiziano Calore (tennis), Angelo Cecchinato (ginnastica), Domenico Chiesa (calcio), Aristide Coin (ciclismo), Aldo Colussi (atletica leggera), Pietro De Marzi (tecnico impianti sportivi), Guido De Poli (atletica leggera), Egidio De Zottis (vela), Carlo Donadoni (pallacanestro), Ludovico Foscari (nuoto), Paolo Foscari (motociclismo), Guglielmo Guglielmi (vela), Alberto Heinz (ginnastica), Antenore Marini (golf), Costantino Masotti (scherma), Luigi Pavanello (arbitri), Orazio Pettinelli (pesca sportiva), Aldo Querci della Rovere (medicina dello sport), Gino Ravà (sport invernali), Antonio Scalabrin (nuoto), Alfonso Vandelli (alpinismo), Mario Viali (pentathlon moderno), Mario Zanotti (scherma).

 

Ci vogliono tre riunioni (3 Agosto, 7 Settembre, 5 Ottobre) per approvare il definitivo nome dell’Associazione: PANATHLON, coniata dal Conte Ludovico Foscari (dal greco pan=tutto/i e athlon, che oggi possiamo tradurre con sport), a cui lo stesso Ludovico Foscari aggiunge, come motto, ludis iungit. Si completa perciò, sinteticamente nell’espressione

PANATHLON LUDIS IUNGIT  la cui  traduzione è:

Il Panathlon unisce per mezzo dei giochi.

Il motto va letto insieme alla parola Panathon. Il soggetto di iungit è Panathlon.

La convivialità è un elemento forte. L’influenza del modello rotaryano è evidenziata dalla denominazione di “Rotary degli sportivi”, che sarà abbandonata su proposta di Domenico Chiesa nel 1955, per marcare la differenza con quel club service in nome dell’ideologia decoubertiniana.

Primo Presidente del Club di Venezia è Mario Viali.

 

Nel 1952 nascono tre nuovi Club: Brescia (27 Marzo – N.2), Genova (21 Maggio – N.3),  Milano (21 Giugno – N.4). Altri tre club si aggiungono nel 1953: Napoli (12 Giugno – N.5), Sondrio (31 Agosto – N.6) e Vicenza (14  Settembre – N.7).

Nel 1954 nasce il primo club svizzero:  Lugano (14 Febbraio – N.9): si apre la strada verso l’internazionalità del Panathlon.

E finalmente il 14 febbraio 1959 viene fondato il Panathlon Club di Forlì: è il club numero 59 in ordine cronologico di iscrizione dalla nascita del Panathlon International nel 1951.