PREMI PANATHLON 2013
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Lunedì 29 aprile 2013 – 594a Manifestazione.
Il convivio di stasera al Panathlon è stato reso possibile grazie all’encomiabile lavoro del Circolo Schermistico Forlivese ed è valorizzato dalla presenza di un ospite di grande valore e di immenso prestigio come il Campione Mondiale di Spada Paolo Pizzo, che ci fa riprendere contatto con la grande Scherma, un anno dopo la visita al Panathlon Forlì del Campione Olimpico Matteo Tagliariol (nostro ospite il 4 aprile 2012).
Altro importante protagonista sarà la Spada, che è certamente l’arma, fra le tre che compongono la scherma: appunto spada , sciabola e fioretto, in assoluto la più diffusa al mondo, nonché orientamento prevalente del sodalizio schermistico locale. Il convivio di questa sera ha visto un momento di approfondimento tecnico spettacolare, con l’esibizione dal vivo di due giovanissimi del Circolo Schermistico Forlivese, commentata attraverso l’ illustrazione tecnica del Campione Mondiale.
L’intervento di Paolo Pizzo però non si è fermato qui. Ci ha parlato di se stesso, rispondendo brioso e spigliato alle nostre domande. Paolo Pizzo è nato a Catania il 4 aprile 1983 e, prima di diventare Campione nello sport, lo è stato nella vita. A 13 anni gli fu riscontrato un tumore al cervello, fortunatamente benigno, ma che rendeva egualmente necessaria una delicatissima operazione neurochirurgica che comportava un decorso postoperatorio lungo e particolare. I medici, che lo avevano in cura, gli dissero che avrebbe dovuto abbandonare lo sport. Paolo non s’arrese, tornò alla scherma, la disciplina che aveva scelto perché individuale e meglio adatta al suo modo di concepire, attraverso lo sport, la propria crescita ed il proprio completamento esistenziale ed umano. Non dotato di talento virtuosistico, si costruì pian piano la scherma più adatta al suo carattere indomito. Paolo aveva come anche oggi ha – e ce l’ha dimostrato con le sue risposte – quella grinta rara che lo aveva riportato in pedana contro il parere degli stessi medici.
La Spada si mostrò l’arma migliore per esprimere la sua psicologia. Migliorò con costanza, anche se tra vari infortuni ed un certo scetticismo federale nei suoi confronti. Paolo, per diverso tempo, al fine di partecipare alle prove di Coppa del Mondo, fu costretto a farsi prestare i soldi dalla sua Società, l’Aeronautica Militare. Furono anni difficili, ma nel 2009 alle Universiadi di Belgrado, lanciò il primo acuto che gli valse di fatto l’ingresso in pianta stabile in Nazionale Assoluta: due argenti, sia nell’individuale che nella prova a squadre.
Nel 2011 ci fu la definitiva esplosione ai Campionati Mondiali proprio nella sua città natale, Catania. Iniziò il torneo iridato superando al primo turno il finlandese Lahtinen per 15 a 7 e proseguì con le vittorie sull’ucraino Herey, l’americano Thompson, l’ungherese Imre e, in semifinale, lo svizzero Kauter (che aveva superato anche alle Universiadi). Nella finalissima, opposto all’olandese Bas Verijlen, fu autore di un assalto perfetto.
Fu l’occasione per dimostrare al mondo la propria indomita capacità di superare i momenti difficili con l’aggressività e la convinzione che hanno sempre caratterizzato la sua personalità. In svantaggio per 0 a 4, seppe recuperare fino ad imporsi per 15 a 13. Tre lustri dopo la sconfitta del tumore e l’indicazione dei medici di non praticare sport Paolo Pizzo era diventato il numero uno della Spada a livello mondiale. L’Italia della scherma aspettava un titolo iridato in quell’arma da dieci anni, ovvero dal 2001 quando a Nimes, in Francia, fu Paolo Milanoli a trionfare. Dopo il grande successo, Pizzo s’avviò a partecipare alle Olimpiadi di Londra col ruolo di principale favorito. Poi, all’Olimpiade, chiuse al quinto posto, eliminato nei quarti di finale, in un match tiratissimo, dal venezuelano Limardo, che in finale conquistò la Medaglia d’Oro. L’impegno fisico e mentale dei Giochi Olimpici diede il colpo di grazia allo stato precario della mano destra di Pizzo.
Costretto a sottoporsi ad un intervento chirurgico che l’ha tenuto lontano dalla pedana per sette mesi, è tornato alle gare nella prova di Coppa del Mondo di Tallin, in Estonia, nel marzo scorso, chiudendo diciottesimo. Due settimane dopo, a Vancouver, nella tappa canadese della medesima rassegna, s’è classificato nono. L’obiettivo ora è quello di continuare a migliorare per essere al meglio ai Mondiali di Budapest, nel prossimo agosto, dove sarà chiamato a difendere il Titolo. Dunque non è assolutamente eccessivo definire Paolo Pizzo uno sportivo e soprattutto un uomo eccezionale che può dare lezioni di sport ma anche e specialmente di vita. Per questo il Panathlon Club Forlì, con tutti i suoi soci ed ospiti, è stato onorato di ospitarlo, interrogarlo ed ascoltarlo nel corso di una serata che è stata intensa ed appassionante.
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