PREMI PANATHLON 2013
Giovedì 28 novembre 2013 - 600a Manifestazione. La trentatreesima edizione dei Premi Panathlon Club Forlì evidenzia dati di grande spessore per la salute, la diffusione e le risultanze dello sport nel Comprensorio...
LEGGI TUTTO
Giovedì 28 novembre 2013 - 600a Manifestazione. La trentatreesima edizione dei Premi Panathlon Club Forlì evidenzia dati di grande spessore per la salute, la diffusione e le risultanze dello sport nel Comprensorio...
Martedì 12 Novembre 2013 - 599a Manifestazione. Per il calcio il 2014 sarà l’anno dei Mondiali in Brasile, terra calcistica per eccellenza, nonché destinata, dalla storia, a porsi come crocevia di grandi cambiamenti. Nel...
Giovedì 13 giugno 2013 - 596a Manifestazione. Ci sono persone che suscitano simpatia già alla prima stretta di mano, che mettono a proprio agio non appena le vedi. Non parliamo poi di quando cominciano a parlare, a...
Giovedì 28 Marzo 2013 – 593a Manifestazione.
Come ogni azione umana lo sport può richiamare facoltà nascoste, poco conosciute o dimenticate, superflue per chi non va oltre l’attualità, ma straordinarie per quel dono che ci è stato dato: la vita. Una giornata particolare quella di stasera al Panathlon, dove lo sport è una cornice del nostro cammino, utile per imparare a conoscere quanto l’animo umano sia profondo e incredibilmente potente. Ed allora, prima delle considerazioni tecniche e delle risultanze del gesto sportivo, stasera tratteremo storie di persone che hanno saputo superare la disabilità visiva grazie allo sport.
Tre i protagonisti: una campionessa conclamata già dalle origini e due giovani dal passato anonimo che sono divenuti qualcuno prima che per risultatati per il fatto di esserci, che è già, di per sé, un atto straordinario da campioni di vita. Tre storie unite nel buio di quel nero che pare la fine, che angoscia e che invece sa essere carico di virtù, di esempi e di sogni realizzabili.
Assunta Legnante è nata con la dinamite nelle braccia, tanto da ereditare sin da subito il nomignolo di “Cannoncino” ed è diventata presto una realtà nell’atletica leggera. Olimpionica a Pechino nel getto del peso, Campionessa europea, vincitrice dei Giochi del Mediterraneo e primatista italiana assoluta. Nel 2008 diventa completamente cieca e lascia lo sport. Sono momenti duri. La sua vita sembra sottratta malinconicamente all’assillo del futuro, ma nel 2011 torna a lanciare. I suoi orizzonti si riaprono meravigliosamente, tanto da vincere le Paraolimpiadi a Londra 2012 nel getto del peso, stabilendo il Primato Mondiale con 16,74 una misura straordinaria ed impensabile. Un personaggio dall’immenso spessore sportivo, ma soprattutto umano.
Francesco Cozzulla e Claudio Pizzuti sono due giovani che hanno caparbiamente scelto di uscire dalla loro oscurità permanente attraverso una disciplina sportiva, il Rally automobilistico, dove tutto è fisico, sensoriale e veloce! Sono entrambi navigatori. Sono il supporto e insieme l’occhio vigile del pilota lanciato con la massima celerità verso il traguardo. Fino a pochi anni fa era un’utopia pensare un non vedente a fianco di un pilota di rally e invece loro ci sono riusciti.
Cozzula è un giovane di Osilo (Sassari), che è riuscito addirittura a partecipare nel ruolo di navigatore a gare di Campionato Mondiale. Della passione per il mondo dei motori, realizzò solo la partecipazione, per nulla scontata, nelle vesti di ufficiale di gara. Poi l’incontro con Gilberto Pozza, anche lui ipovedente, fondatore del “Progetto M.I.T.E.”, mirato ad inserire le persone non vedenti o ipovedenti nel mondo dello sport. Tale incontro aprì a Francesco un orizzonte di possibilità. Presentò la domanda alla Csai (Commissione sportiva automobilistica italiana) per avere la licenza di navigatore, che arrivò nel novembre del 2004, ed a partire dal 2005 iniziò a partecipare ai più importanti appuntamenti automobilistici italiani con risultati sempre più positivi fino ad arrivare alle gare del Mondiale. Ha ora un altro obiettivo da raggiungere: diventare direttore di gara.
La storia del romano Pizzuti è simile. Medesimi sogni, medesima volontà di riuscire e medesimo incontro decisivo col “Progetto M.I.T.E.”. Poi il resto è venuto dalle grandi qualità di Claudio che è oggi una colonna del Team M.I.T.E., con risultati via via più apprezzabili. Ad aiutare Cozzula e Pizzuti, in perfetta sincronia con lo spirito di fattiva solidarietà che è nel credo del M.I.T.E, un bravo pilota come il meldolese Bruno Bentivogli, anch’egli ospite del Panathlon nella seduta di stasera. Vite da romanzo! Una grande occasione per i soci e gli invitati del nostro club per confrontarsi con queste inusuali e commoventi tematiche.
Leave a comment