Giovedì 17 luglio 2014 – 609a Manifestazione.
Per il convivio di luglio abbiamo deciso di ripercorrere la strada della tradizione, scegliendo una location che il nostro Club ben conosce. In una piacevole serata estiva ci siamo riuniti sulla terrazza del Grand Hotel di Cesenatico.
Con i mondiali di calcio brasiliani conclusi da pochi giorni, il tema della serata non poteva che essere:
Dopo i Mondiali… parliamo di Calcio
Ospite d’onore e relatore della serata è stato Alberto Bortolotti che, oltre ad essere apprezzato giornalista, è – da quest’anno – Presidente del Panathlon Club di Bologna. È stata perciò una “serata in famiglia”.
I due Presidenti Panathlon: Marilena Rosetti (Forlì) e Alberto Bortolotti (Bologna)
Alberto Bortolotti, 56 anni, bolognese, è giornalista sportivo per tradizione familiare. Figlio di Rino, fondatore di “Stadio“ (che fu nostro gradito ospite nel lontano 1964), è nipote di Adalberto, che lo ha diretto (e che è stato ospite del nostro Club per ben 9 volte). Si può ben dire che la dinastia Bortolotti ha il record di presenze nel Panathlon Forlì!
Laureato nell’81 in Storia Contemporanea all’Università di Bologna con una tesi sul giornalismo sportivo, è giornalista professionista dall’88, già capo Ufficio Stampa della Lega Basket di Serie A, corrispondente per lo sport del “Giornale“ diretto da Indro Montanelli (quando esisteva la redazione bolognese), da marzo 2003 a maggio 2007 è stato Presidente del Gruppo Emiliano-Romagnolo Giornalisti Sportivi. Nell’aprile 2007 è stato nominato Vice Presidente USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana).
Due giornalisti: Bortolotti e Benzoni
Ha inoltre lavorato per SKY, occupandosi di motori, è stato corrispondente di Mediaset per il Bologna calcio. Lo ricordiamo soprattutto per aver creato la più vecchia trasmissione di calcio in Italia sulle reti private, “Il Pallone Gonfiato“, che conduce con successo da più di 2.000 puntate. Ha lavorato anche per “Il Guerin Sportivo”, del quale è stato inviato di calcio e capo-rubrica di basket e baseball.
Al termine di un’ottima cena a base di pesce, Alberto Bortolotti, affiancato dall’amico, giornalista e nostro socio, Stefano Benzoni, ha spaziato su tanti temi calcistici, dai Mondiali, alla Nazionale azzurra, al Bologna, con quella franchezza che solo in una cena tra amici si può svelare.
Sui Mondiali: “In finale ho tifato Germania, perché era la squadra più forte, con un portiere – Manuel Neuer del Bayern – che è stato probabilmente il miglior giocatore di tutto il mondiale. La finale non è stata bellissima, ma nel complesso abbiamo assistito ad un bel Mondiale, con poca attenzione alla fase difensiva e quindi con tanti gol. Messi è un grande giocatore, ma ha dimostrato una fragilità psicologica che lo tiene ben distante dal carisma di Maradona, leader sul campo ed amatissimo da tutti i compagni”.
Sulla Nazionale italiana: “L’Italia non correva, non aveva un’idea di gioco né una formazione fissa. Non meritava di andare avanti. Sbagliato non aver convocato un giocatore come Giuseppe Rossi. Prandelli se n’è andato senza dare spiegazioni, i giornalisti avrebbero dovuto incalzarlo, ma nessuno l’ha fatto”.
Alla domanda su chi potrebbe essere il prossimo allenatore al posto di Prandelli: “Penso a Guidolin, che ho conosciuto a Bologna. Può creare un progetto ed un percorso di 4-6 anni, come hanno fatto con successo Löw in Germania e Sabella con l’Argentina. Guidolin ha le caratteristiche giuste, ma forse proprio per questo non lo sceglieranno”.
Alla domanda dei nostri numerosi soci di fede juventina sulle clamorose dimissioni di Conte, ha risposto: “Sono sorpreso che nessun giornalista avesse avuto sentore che Conte se ne stava per andare. Allegri comunque può essere una scelta giusta, proprio perché non è un “doppione” di Conte.
Alberto Bortolotti risponde alle domande degli ospiti. Notare nel taschino gli occhiali Rossoblù
Naturalmente non gli abbiamo potuto risparmiare qualche domanda sul suo Bologna (Alberto è dichiaratamente tifoso del Bologna e persino gli occhiali che porta sono rossoblu!). Ha risposto con franchezza e con evidente amarezza: “La retrocessione del Bologna è stata una retrocessione “fortemente voluta” (!) e con l’attuale dirigenza è difficile essere ottimisti per il futuro. Aver perso la serie A significa dover rinunciare a circa 30 milioni di diritti televisivi e questo peserà sulle casse già poco floride della società”.
Presenti alla cena anche l’allenatore del Forlì Calcio Roberto Rossi, che ha rievocato l’incredibile e rocambolesca vittoria (2-1) del Forlì sul Porto Tolle dell’8 giugno scorso, quando il Forlì, in inferiorità numerica, ha realizzato il gol della promozione a tempo scaduto.
Al termine della bella serata, ci siamo lasciati con la promessa di rivederci prossimamente in un convivio interclub tra il nostro Panathlon Forlì ed il Club di Bologna, che Alberto presiede.
A cura di G. Sbaraglia
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