Giovedì 27 marzo 2014 – 605a Manifestazione.
Marzo, donne e sport, sono linee che s’uniscono e generano una letteratura di vita che il Panathlon Club di Forlì ripropone spesso nella serata di marzo. Eccole qua le nostre grandi donne di stasera. Straordinario e, per tanti aspetti unico al mondo, l’esempio di Assunta Legnante (che era stata già nostra ospite nella serata del 28 Marzo 2013).
Assunta Legnate premiata dalla Presidente Marilena Rosetti
Nata 36 anni fa a Frattamaggiore di Napoli con la “dinamite” nelle braccia, tanto da ereditare subito il nomignolo di “Cannoncino”, è divenuta presto un simbolo nell’atletica leggera, grazie a quei lanci dove tecnica e forza si condensano in una gestualità straordinaria. La prima parte della sua straordinaria carriera le ha portato in dote due ottimi primati personali nel getto del peso, 19,04 metri all’aperto e 19,20 metri indoor, tutt’oggi miglior misura di sempre per una pesista italiana. Ha conquistato due prestigiose Medaglie ai Campionati Europei al coperto (Oro a Birmingham nel 2007 ed Argento a Vienna 2002), nonché l’Oro ai Giochi del Mediterraneo a Tunisi nel 2001. Capitana della Nazionale azzurra ai Mondiali di Osaka nel 2007, giunse alla partecipazione più prestigiosa alle Olimpiadi di Pechino, dove l’emozione per l’evento la frenò in qualificazione. Quelli cinesi dovevano essere i suoi secondi Giochi, ma nel 2004, ad Atene, non andò per un innalzamento della pressione oculare, presagio di ciò che sarebbe avvenuto in seguito. Nel 2009 infatti, dopo l’argento ai Giochi del Mediterraneo, mentre tornava ad Ascoli da un meeting, fu colta da improvvisa cecità all’occhio destro, il migliore. Sofferente fin dalla nascita di un glaucoma congenito, iniziò per lei un vero e proprio calvario, fatto di operazioni per salvare almeno quel che restava all’occhio sinistro ma, alla fine del 2011, anche la retina sinistra, cedette. Da quel giorno i suoi occhi sono quelli del compagno Andrea ma le sue doti interiori non l’hanno abbandonata. Lo sport è così divenuto un mezzo per reagire e rinnovarsi. A maggio 2012 ha annunciato l’intenzione di raggiungere i minimi richiesti per le Paralimpiadi di Londra, sia nel lancio del peso che nel disco. La risultanza è stata che qualche giorno dopo, ai Campionati Italiani Paralimpici, ha battuto il Record del Mondo nel peso, allora di 11,84, per ben due volte con lanci di 13,24 e 13,27. Alle Paralimpiadi londinesi è stata protagonista di un exploit incredibile. Dopo l’ottavo posto nel disco, specialità di cui era detentrice del Record Europeo, ha vinto l’Oro nel peso, stabilendo il Primato Mondiale con 16,74 una misura straordinaria ed impensabile. Nel 2013 ha poi trionfato ai Mondiali Paralimpici di Lione vincendo l’Oro nel peso, con ritocco del Record del Mondo a 16,79 . Nella medesima rassegna è poi giunta 4° nel disco. Recentemente, agli Assoluti Paralimpici di Ancona, ha ottenuto il minimo previsto dalla Federazione internazionale per partecipare agli Europei di Zurigo per normodotati in programma ad agosto. Non è lontanissimo nemmeno il minimo per i Giochi di Rio de Janeiro 2016.
Altra testimonianza ancora dal settore dei lanci, viene da una gloria sportiva forlivese come Giuliana Amici. Di lei si sa tutto, del suo fisico non predestinato e del carattere indomito che l’ha invece eletta campionessa del giavellotto, delle sue 47 Maglie Azzurre, dei sui 21 Titoli Italiani, della sua longevità e di quei Titoli Europei e Mondiali fra le master che la rendono ancora attuale come atleta.
Abbiamo anche stasera Giuliana Spada, grandiosa atleta, votata alle prove multiple dell’atletica che, come la maestra Amici, ha al suo attivo 19 Maglie Azzurre, 17 Titoli Italiani, 6 Record Nazionali e la partecipazione ai più grandi eventi sportivi, Olimpiadi comprese, e oggi, diventata mamma, ha la capacità peculiare di trasmettere ai giovanissimi quanto lo sport sia un fattore di crescita non solo fisica.
Ancora dall’Edera Atletica Forlì ci giungerà infine la testimonianza dell’ormai trentottenne mezzofondista Judit Varga. Ungherese di nascita, naturalizzata italiana per matrimonio col forlivese ex azzurro del decathlon Alberto Donati, dopo esser stata per una dozzina d’anni tra le dieci migliori specialiste mondiali dei 1500 metri, è ancora oggi, mamma di due figli, una delle “lepri” più ricercate del panorama internazionale.
Cinzia Flamigni e Valentina Marocchi
Altra ospite una leggenda nazionale del volley come Cinzia Flamigni. Da Forlì, in un’epoca in cui la pallavolo femminile non era ancora così radicata nella città, seppe divenire perno azzurro nelle più grandi manifestazioni internazionali, nonché luminosissima star della mitica Teodora Ravenna, sodalizio col quale vinse 6 Scudetti e 2 Coppe Italia. Poi, terminato il lungo segmento da atleta, la scelta del difficile compito di allenatrice di volley che riesce a conciliare con i suoi impegni di mamma e di imprenditrice.
Altra testimonianza dell’originalità del rapporto donne-sport e vita, ci è stata portata dalla trentenne altoatesina, romagnola di residenza, Valentina Marocchi, tuffatrice di grande valore, con una miriade di Tricolori, un Titolo Europeo Juniores e due Bronzi Assoluti. A 27 anni, nel pieno della sua carriera, la decisione di dedicarsi all’Arma dei Carabinieri e a quel ruolo di mamma che sta realizzando in questi giorni. Infine, abbiamo con noi le “Mocciosette” del Rugby Forlì 1979 accompagnate dal Presidente dott. Gian Luca Mordenti e dal tecnico Marco Zuccherelli.
Le “Mocciosette” del Rugby Forlì 1979
Sport rude? Poco Femminile? Inadatto alle ragazze? No, dalla nostra città, un gruppo di giovani atlete ed una società lungimirante, han saputo raggiungere i vertici nazionali ed una bella e vittoriosa esperienza in Inghilterra dove il rugby è religione, con due successi su due incontri. In questa stagione le biancorosse forlivesi sono impegnate in 3 campionati: Coppa Italia Under 16, Coppa Italia Seniores, Campionato 7s Seniores. A tutt’oggi, in tutte e tre le competizioni, sono prime in classifica. Abbiamo ascoltato Weronika Zajac, capitano diciassettenne della squadra biancorossa e le compagne, Homedje Gladys, Chiara Lamberti e Silvia Stoppa.
A cura di G. Sbaraglia
Dalla stampa locale:
Rugby, serata al Panathlon per il Forlì 1979 (28/03/2014).
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