PREMI PANATHLON 2013
Giovedì 28 novembre 2013 - 600a Manifestazione. La trentatreesima edizione dei Premi Panathlon Club Forlì evidenzia dati di grande spessore per la salute, la diffusione e le risultanze dello sport nel Comprensorio...
LEGGI TUTTO
Giovedì 28 novembre 2013 - 600a Manifestazione. La trentatreesima edizione dei Premi Panathlon Club Forlì evidenzia dati di grande spessore per la salute, la diffusione e le risultanze dello sport nel Comprensorio...
Martedì 12 Novembre 2013 - 599a Manifestazione. Per il calcio il 2014 sarà l’anno dei Mondiali in Brasile, terra calcistica per eccellenza, nonché destinata, dalla storia, a porsi come crocevia di grandi cambiamenti. Nel...
Giovedì 13 giugno 2013 - 596a Manifestazione. Ci sono persone che suscitano simpatia già alla prima stretta di mano, che mettono a proprio agio non appena le vedi. Non parliamo poi di quando cominciano a parlare, a...
Venerdì 22 Febbraio 2013 – 592a Manifestazione.
Angelo Zomegnan, 58 anni, di Desio, è il vincitore del premio “Salvatore Gioiello 2012”, il riconoscimento più significativo del Panathlon Club, relativamente al giornalismo sportivo. La storia recente e l’attualità di questa figura imponente della Gazzetta dello Sport degli ultimi 30 anni, sono prestigiose soprattutto nel campo della divulgazione. Zomegnan divenne giornalista come tanti, attraverso varie collaborazioni che sfociarono nell’assunzione alla Gazzetta dello Sport nel 1979. Era già stato, a soli 21 anni, inviato alle Olimpiadi di Montreal nel 1976. Seguirà poi i Giochi di tutte le edizioni fino ad Atene 2004. All’interno del più celebre dei giornali sportivi italiani fu caposervizio e caporedattore centrale e diventò vicedirettore nel 2003. Divenne poi “penna” di riferimento del ciclismo in particolare, narrandone i principali avvenimenti dal Tour de France al Giro d’Italia, dalle Classiche ai Mondiali. Poi la pubblicazione di numerosi volumi sulla disciplina. Non si fermò al pedale, basta ricordare che negli anni ottanta curò gli aggiornamenti dell’opera enciclopedica Rizzoli-Larousse per tutte le discipline sportive. Nel 2004 ci fu una svolta nella sua carriera: RCS Quotidiani lo delegò in RCS Sport, con la responsabilità, tra l’altro, dell’organizzazione del Giro d’Italia, della Milano-Sanremo, del Giro di Lombardia, tutti eventi ideati ed organizzati dalla Gazzetta. Anche le altre manifestazioni firmate RCS, come la Tirreno-Adriatico, lo videro principale protagonista. La sua risposta è stata degna di uno che non si dimentica e che lascia una traccia indelebile. Per il solo Giro d’Italia, nel 2005, propose la novità della partenza in notturna da Reggio Calabria e lo sterrato sul Colle delle Finestre. Nel 2006 ricordò in Vallonia il disastro di Marcinelle, nel 2009 portando Lance Armstrong al debutto al Giro, si assicurò l’interesse e la conseguente risposta di Universal TV, che non aveva mai trasmesso il Giro, a differenza del Tour, e che da quell’anno iniziò a trasmettere in diretta la principale corsa a tappe italiana.
La sua opera si caratterizzò per la ricerca di unire la storia del nostro Paese con le tendenze moderne ed europee attraverso il ciclismo. Nel suo ruolo di responsabile dell’organizzazione del Giro d’Italia, riscoprì Forlì. Su iniziativa dell’allora Assessore allo Sport Giovanni Bucci, Presidente del nostro Club, Zomegnan rispose come meglio non si poteva. Dopo 29 anni di assenza la nostra Città fu sede d’arrivo del Giro il 12 maggio 2006 e di partenze, il 22 maggio 2008 e il 24 maggio 2009, in occasione dell’edizione del Centenario della manifestazione. Il 23 maggio 2009 Zomegnan ha partecipato all’iniziativa pubblica organizzata dal Panathlon Club Forlì per ricordare il forlivese Tullo Morgagni, Redattore Capo della Gazzetta dello Sport, che fu decisivo nella nascita del Giro d’Italia nel 1909 (ed a cui è intitolato lo stadio di Forlì).
Nell’estate del 2011 si dimise dall’incarico di “patron” del Giro. Non è cessato però il suo rapporto con la Gazzetta ed RCS di cui continua ad essere collaboratore. Dal novembre 2011 scrive pure su internet, in un suo blog, “Il Segno di Zom”, sul quale espone, come ha scritto in home page, i suoi pensieri (cattivi) sul mondo del ciclismo.
Leave a comment