Peter Fill: il vincitore della Coppa del Mondo al Panathlon Forlì

Venerdì 27 maggio 2016 – 630a Manifestazione

Peter Fill mostra la Coppa del Mondo

Questa indimenticabile serata è stata resa possibile grazie alla preziosa collaborazione con lo Sci Club Forlì, il cui Presidente Marco Lelli, che è anche socio del nostro Panathlon, è riuscito a portare a Forlì un grandissimo sciatore per consegnargli il prestigioso Cristallo d’Oro, giunto quest’anno alla cinquantesima edizione.

Il “Cristallo d’Oro” è stato istituito nel 1966 dallo Sci Club Forlì per premiare l’atleta che nel corso dell’anno si sia particolarmente distinto in una delle discipline riconosciute dalla F.I.S.I. Nel corso degli anni è diventato uno dei premi più prestigiosi per gli sport invernali: nel suo albo d’oro ci sono campioni come Eugenio Monti (1968), Gustavo Thoeni (1970), Piero Gros (1974), Alberto Tomba (1988), Manuela di Centa (1990), Deborah Compagnoni (1993), Armin Zoeggeler (2014). Il Cristallo d’Oro 2016 ha un vincitore “obbligato” (non poteva essere diversamente!) nel discesista PETER FILL, che nella stagione 2015-2016 si è aggiudicato la Coppa del Mondo di discesa libera, riuscendo in una impresa storica, dove avevano fallito discesisti del calibro di Herbert Plank, Much Mair e Kristian Ghedina. In 50 anni di storia della coppa del mondo, infatti, mai un azzurro aveva conquistato il trofeo che consacra il miglior uomo jet della stagione.

La cerimonia della consegna del Cristallo d’Oro si è svolta venerdì 27 maggio alle 17:30 nella sala del Consiglio Comunale di Forlì, alla presenza dell’assessore allo Sport Sara Samorì. Oltre a Peter Fill è stato premiato con il Cristallo d’Argento il suo allenatore Alberto Ghidoni.

Subito dopo siamo trovati, in una conviviale assieme ai soci dello Sci Club Forlì, al Grand Hotel di Castrocaro, in una serata che abbiamo voluto intitolare:

“Peter Fill, un successo storico”.

Oltre a Peter Fill, abbiamo avuto ospiti: Alberto Ghidoni (allenatore della Nazionale di discesa libera), Giulio Campani (Presidente CAE – Comitato Appennino Emiliano – F.I.S.I.), il giornalista Massimiliano “Max” Vergani e – del tutto inatteso, ma assai gradito – il campione del mondo di slalom a Portillo 1966 Carlo Senoner (che è stato il primo vincitore del Cristallo d’Oro, proprio 50 anni fa!).

Originario di Castelrotto, Bressanone, 34 anni, tesserato per il Centro Sportivo Carabinieri, il polivalente Peter Fill è stato il primo atleta azzurro a guadagnare la testa della classifica generale della Coppa del Mondo dai tempi di Alberto Tomba. Di madrelingua tedesca, dopo le scuole medie aveva cominciato a lavorare come carrozziere e a frequentare una scuola professionale, impiego che ha lasciato per dedicarsi professionalmente allo sci alpino. Nel 1999 ai Campionati italiani juniores ha conquistato l’oro in tutte le specialità in cui ha gareggiato: i quattro ori vinti gli sono valsi ammirati elogi da parte della stampa italiana. In ambito internazionale, il suo primo risultato di rilievo è stato la medaglia di bronzo conquistata nel 2001 ai Mondiali juniores in slalom gigante. Nel febbraio 2002 si è aggiudicato il titolo di campione del mondo juniores in supergigante.

Peter Fill risponde alle domande di Max Vergani. A destra: Alberto Ghidoni

Il 29 novembre 2008, nella discesa libera di Lake Louise, ha conquistato la prima vittoria in Coppa diventando il settimo italiano nella storia della Coppa del Mondo a vincere in discesa. Ai successivi Mondiali del 2009 ha conquistato la medaglia d’argento nel supergigante, unica medaglia iridata degli azzurri nelle gare maschili in quella rassegna. Nei successivi Mondiali di Garmisch-Partenkirchen del 2011 conquista il bronzo nella supercombinata. La stagione 2015-2016 è stata quella della definitiva consacrazione del campione: per la prima volta la Coppa del Mondo di Discesa maschile è stata conquistata dall’Italia, grazie a Fill che l’ha vinta con 26 punti di vantaggio sul secondo classificato Svindal; terzo l’italiano Dominique Paris. Questo successo è arrivato a Saint Moritz il 16 marzo 2016, al termine di una stagione nella quale Fill ha vinto anche la prestigiosa discesa libera di Kitzbühel, il 23 gennaio (sicuramente la vittoria più difficile e prestigiosa per qualsiasi discesista).

Peter Fill, smentendo il luogo comune che vuole la gente di montagna di poche parole, si è rivelato loquace e simpaticissimo. Ci ha raccontato della sua vittoria a Kitzbühel: “Quando sono arrivato al traguardo mi sono reso conto di aver fatto una grandissima gara, senza errori. Ho preso i rischi dove serviva prenderli, non restava che attendere l’arrivo degli altri. Kitzbühel è la gara più difficile, ma quel giorno lo era ancora di più per la scarsa visibilità, ci voleva ancora più coraggio. Quando tagli il traguardo ci sono 50.000 persone che fanno il tifo per te, sanno quello che hai fatto e quello che hai rischiato. Quel giorno era poi anche il compleanno di mio figlio, compiva due anni, pensavo fosse la giornata più bella, ma invece quella più bella doveva ancora arrivare…”.

Carlo Senoner (a dx.),

A proposito di figli: rispondendo ad una domanda di Max Vergani, Peter ci ha detto: “Ho un figlio di due anni e mezzo ed uno nato da un mese. Contrariamente a quello che diceva Enzo Ferrari, la nascita del figlio mi ha fatto andare più forte”. “Dopo la vittoria di Kitzbühel, ho pensato che avrei potuto vincere la coppa e questo mi ha un po’ frenato: facevo le gare pensando alla coppa e non solo alla gara. La finale di Saint Moritz (16 marzo 2016) è stata disputata con tempo brutto, c’era il rischio di annullamento ed in quel caso la Coppa di discesa sarebbe andata a Svindal. Ho fatto la gara isolandomi da tutto e tutti. Avevo pescato il n. 22 (l’ultimo tra quelli più forti). La partenza è molto ripida: in 6 secondi si arriva a 140 km/h. Nella prima parte ho spinto bene, nella parte di mezzo non riuscivo più a fare velocità, non ero scorrevole, rischiavo di compromettere tutto. Nella parte finale, dove non c’era il rischio di uscire, ho ripreso una buona velocità. All’arrivo non riuscivo a capire se avevo vinto la Coppa perché il tabellone non dava il risultato. Poi lo speaker ha dato l’annuncio ed ho esultato”.

Max Vergani ha intervistato anche l’allenatore Alberto Ghidoni: “L’allenatore è in contatto via radio, viene informato di tutti gli intermedi e vive e soffre la gara tanto quanto i suoi atleti”. Programmi: “A breve inizierà la preparazione estiva. La stagione invernale si decide in estate, perchè quando comincia la Coppa del Mondo diventa difficile fare gli allenamenti”.