Giovedì 25 febbraio 2016 – 627a Manifestazione
Dal 2010 il Panathlon Club Forlì ha istituito il Premio “Salvatore Gioiello”, un premio intitolato al grande giornalista scomparso il 4 ottobre 2009, socio del nostro Club. Il Premio si pone l’obbiettivo di premiare grandi giornalisti sportivi italiani. La scelta dei premiati, fatta da una commissione interna al Panathlon Club Forlì, è sempre stata di altissimo livello:
- Alfredo Provenzali nel 2010,
- Marino Bartoletti nel 2011,
- Mario Mattioli nel 2012,
- Angelo Zomegnan nel 2013,
- Leo Turrini nel 2014,
- Matteo Marani nel 2015.
Nel 2016, giunto alla 7a edizione, il Premio “Salvatore Gioiello” è stato assegnato, nel corso della cena conviviale all’Hotel Globus di Forlì, a:
Davide De Zan
Giornalista e conduttore televisivo, telecronista di molte gare ciclistiche. Segue l’eredità del padre, il grande Adriano De Zan (ospite del nostro Club nel 1977), come telecronista fino al 1995 per TMC del Tour De France. Ha inoltre commentato l’intero programma delle gare di ciclismo ai Giochi olimpici di Barcellona del 1992.
Dal 1993 al 1997 è stato il telecronista per 5 edizioni del Giro d’Italia, che sono state finora le uniche nella storia della manifestazione sportiva trasmesse dalle reti Mediaset. In quegli stessi anni suo padre Adriano conduceva le telecronache delle tappe per la RAI. Attualmente è uno dei conduttori di Sport Mediaset su Italia 1 e segue come inviato le grandi corse a tappe del Giro d’Italia.
Davide De Zan al Panathlon si trova bene. Ce l’ha confessato nel corso della serata che l’ha visto protagonista, in occasione del premio dedicato alla memoria di Salvatore Gioiello che gli è stato consegnato dal figlio Maurizio Gioiello.
Davide inoltre con la Romagna ha un rapporto ed un legame particolare. Si deve ad un infaticabile lavoratore romagnolo – il faentino Guerrino Farolfi inseparabile ed infaticabile collaboratore di suo padre Adriano nelle corse ciclistiche in ogni parte del mondo – se il giovane De Zan, poco più che adolescente, venne convinto da papà Adriano a dargli una mano nelle varie corse “perché sai Guerrino si sta invecchiando e sarebbe bene che tu lo aiutassi un po’”. E così Davide, quasi nemmeno senza accorgersene e nel modo più naturale possibile, comincia ad imparare da cotanto padre, comincia ad amare quel mondo e ad appassionarsi al mondo del ciclismo così vero, così autentico, così diverso da quello degli altri sport. Ed è stato un altro romagnolo, Marco Pantani, a condizionare, prima in positivo, poi dolorosamente nella perdita e nei ricordi, la vita di De Zan costruendo con lui un rapporto fatto di amicizia, confidenze, racconti, mangiate di piadina e confidenza che non si è mai spezzato.
Davide De Zan risponde alle domande di Stefano Benzoni
Davide De Zan, che nella sua importante carriera di telecronista non è ancora riuscito, ne mai crediamo riuscirà nella memorabile impresa del padre che chiese ed ottenne dal corridore che aveva tagliato il traguardo per primo, di ripetere l’arrivo (ovviamente dopo che era transitato tutto il gruppo…) perché causa un disguido tecnico la ripresa non era venuta, Davide De Zan, dicevamo, non fosse stato per il padre e per il magico mondo del ciclismo nella vita avrebbe fatto altro. Magari il musicista (è un ottimo suonatore di sax), o forse l’attore ripercorrendo le memorie del nonno paterno Enrico che alla fine dell’800 era una stella nel mondo dell’operetta, con sua moglie – la nonna di Davide – che dello spettacolo era la coreografa. E invece ci ha raccontato come il suo amore per l’ambiente delle sue ruote e per i suoi protagonisti sia vivo e continui a fiorire in lui da quasi 40 anni. Nonostante il dolore per la perdita di un amico come “Il Pirata”, nonostante i momenti tristi quali la morte di Fabio Casartelli il 18 luglio del 1995 durante una tappa del Tour, con Davide che si alzò ed interruppe la telecronaca della tappa su TeleMontecarlo, mentre a pochi metri da lui papà Adriano, che trasmetteva sulla Rai, la continuò con la voce rotta dall’emozione. Ma grazie anche alle gioie, alle soddisfazioni, alla passione, che continua incrollabile, nonostante per esigenze lavorative Davide – che ha iniziato la carriera a TMC nel 1987 quando aveva 25 anni – da 22 anni colonna della redazione sportiva di Mediaset, si sia occupato anche d’altro. Ma il ciclismo resta e resterà sempre il suo primo amore. E la Romagna sarà un posto sempre speciale per lui, non solo per la piadina con prosciutto che mangiava con Pantani a Cesenatico, nel chiosco della mamma Tonina.
Il Presidente P.I. Giacomo Santini
Davide De Zan ha dedicato all’amico Marco il suo il libro “Pantani è tornato” (edizioni Piemme, 2014). Un tributo a un amico, appunto, ma anche e soprattutto una indagine per capire che cosa abbia condotto un campione tanto amato ad una fine così tragica. Un libro d’inchiesta puntiglioso e serrato, realizzato con la collaborazione di Tonina, la mamma, che ha sempre rifiutato la versione ufficiale e di Antonio De Rensis, l’avvocato della famiglia. Dettagli, fatti e clamorose dichiarazioni vengono documentati e analizzati nella loro sconvolgente evidenza. È così che prendono corpo due parole: complotto e criminalità organizzata. Due parole che gettano la loro lunga ombra fino al tragico epilogo, e impongono di evocarne una terza, ancora più terribile: omicidio. A Campiglio hanno ucciso il campione, a Rimini l’uomo. Un uomo solo (come era stato “un uomo solo al comando” nelle sue imprese ciclistiche) ucciso due volte.
Alla serata hanno partecipato anche il Governatore Panathlon Area V Giorgio Dainese ed il Presidente del Panathlon International Giacomo Santini, che per vent’anni è stato prima radiocronista poi telecronista assieme ad Adriano De Zan delle più importanti gare ciclistiche internazionali. Santini era stato nostro ospite nello scorso mese di gennaio, per il Convegno “LO SPORT È SALUTE”, ma nonostante i suoi tanti impegni, ha voluto essere presente per rivedere il vecchio amico Davide, con il quale ha “duettato”, rievocando tanti episodi vissuti assieme a lui ed al padre Adriano.
A cura di G. Sbaraglia
Dai media locali:
Il Resto del Carlino: “Il Panathlon assegna il suo “Gioiello” a De Zan” (25/02/2016)
Corriere di Forlì: “Il Panathlon festeggia De Zan” (25/02/2016)
Forli24Ore.it: “Giovedì 25 il Panathlon Club Forlì assegnerà a Davide De Zan il premio giornalistico “Salvatore Gioiello” (23/02/2016)
ForlìToday: “Premio “Salvatore Gioiello”, il Panathlon premia Davide De Zan” (22/02/2016)
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