Gli Allenatori e i Dirigenti Sportivi

Allenatori famosi e Dirigenti che hanno fatto la storia dello sport italiano sono stati ospiti del Panathlon Club di Forlì


Franco Ballerini


Ballerini Franco
Franco Ballerini (Firenze, 11 dicembre 1964 – Pistoia, 7 febbraio 2010) è stato un ciclista su strada e dirigente sportivo italiano. Professionista dal 1986 al 2001, poi commissario tecnico della Nazionale italiana maschile di ciclismo su strada dal 1º agosto 2001 fino al giorno della sua morte. La sua carriera di ciclista professionista è legata alla classica “Parigi-Roubaix”, alla quale partecipò per la prima volta nel 1989, riuscendo a vincerla per due volte, nel 1995 e nel 1998. Complessivamente, oltre alle due affermazioni, collezionò alla Parigi-Roubaix un secondo posto, un terzo, un quinto e un sesto. La passione per questa grande classica del Nord gli è valsa la cittadinanza onoraria dalla città di Roubaix. Dall’agosto del 2001, pochi mesi dopo l’abbandono delle competizioni, assunse la guida della Nazionale italiana Professionisti. Sotto la sua gestione l’Italia del ciclismo ha vinto 4 titoli mondiali: a Zolder con Mario Cipollini (2002), a Salisburgo (2006) ed a Stoccarda (2007) con Paolo Bettini ed a Varese (2008) con Alessandro Ballan, oltre al titolo olimpico ad Atene con Paolo Bettini (2004). Appassionato di auto, il 7 febbraio 2010, a soli 46 anni muore in seguito ad un incidente durante il Rally Ronde di Larciano mentre faceva da navigatore al pilota toscano Alessandro Ciardi. La Renault New Clio Sport R3 su cui i due gareggiavano si schianta contro un muro, in località Case al Vento nel comune di Serravalle Pistoiese. Ballerini muore per le gravi lesioni cerebrali e fratture alla base cranica.


Ospite del Club di Forlì nel: 2006, 2008

Osvaldo Bagnoli

Osvaldo Bagnoli

Nato a Milano, nel quartiere della Bovisa, il 3 luglio del 1935, comincia a giocare a calcio nelle fila dell’Ausonia. Esordisce in Serie A nella stagione 1955-1956. Poi, in 18 anni di carriera fra Verona, Udinese, Catanzaro, Spal e Verbania, disputa 110 gare in A e 209 in B. La sua carriera di allenatore inizia nella Solbiatese in C, società da cui viene esonerato (primo esonero della sua carriera. Il secondo? 20 anni dopo nel 1994 all’Inter) e prosegue poi nel Como e nel Rimini in B (splendida la salvezza con i romagnoli nella stagione 1977-1978), nel Fano in C2 con cui ottiene la promozione in B, nel Cesena in B con cui nel 1981 ottiene la promozione in serie A. Poi viene chiamato ad allenare il Verona in B. Alla guida i gialloblu ottiene la promozione in A nel 1982, raggiunge la finale di Coppa Italia nel 1982 ma soprattutto conquista lo storico scudetto del 1985! Il Verona nel 1985-1986 disputa la Coppa dei Campioni e nel 1987-1988 arriva ai quarti di finale della Coppa Uefa. Lascia Verona nel 1990 ed approda al Genoa che guida al 4° posto nel 1990-1991 con susseguente qualificazione alla Coppa Uefa, manifestazione in cui arriva alle semifinali. Nel 1992 accetta le offerte dell’Inter che nel 1993 guida al 2° posto in campionato alle spalle del Milan. Nel febbraio 1994 viene esonerato dai nerazzurri e Bagnoli, che aveva già deciso di lasciare l’Inter a fine stagione, chiude a 59 anni la sua carriera di allenatore.


Ospite del Club di Forlì nel: 1980, 1981

Giampiero Boniperti

bonipertiGiampiero Boniperti (Barengo, 4 luglio 1928) è un dirigente sportivo, ex calciatore italiano, di ruolo attaccante, presidente onorario della Juventus. Il suo nome è indissolubilmente legato alla squadra bianconera, cui è rimasto fedele per tutta la sua carriera, sia da calciatore che da dirigente. Come giocatore ha fatto parte – assieme a John Charles e Omar Sívori – del cosiddetto Trio Magico, uno dei più prolifici reparti d’attacco ammirati nella massima serie italiana. Poco dopo il suo ritiro dall’attività agonistica, Boniperti fu chiamato  dalla famiglia Agnelli a ricoprire un ruolo dirigenziale all’interno della società. Successivamente venne nominato presidente, carica mantenuta dal 1971 fino al 1990. La sua presidenza segnerà uno dei cicli più vincenti della storia bianconera: complessivamente, quella Juventus vinse nove scudetti, due Coppe Italia, una Coppa Intercontinentale, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa UEFA ed una Coppa UEFA. Nel 2004 è stato inserito nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori della storia, stilata in occasione del centenario della FIFA.


Ospite del Club di Forlì nel: 1976, 2004

Davide Cassani

Cassani DavideDavide Cassani (Faenza, 1 gennaio 1961) è un dirigente sportivo, ex ciclista su strada e commentatore televisivo italiano. Professionista dal 1982 al 1996, vinse due tappe al Giro d’Italia. Dal gennaio del 2014 è CT della nazionale italiana maschile élite di ciclismo su strada. Cresciuto a Solarolo, inizia a gareggiare da bambino. Esordisce nel professionismo nel 1982. Ha al suo attivo 27 vittorie, oltre 1500 corse tra cui 12 Giri d’Italia, nove Tour de France (dove ha indossato la maglia a pois) e nove partecipazioni ai campionati del mondo. Ritiratosi dall’attività agonistica nel 1996, l’allora direttore di Rai Sport Marino Bartoletti gli affida il ruolo di commentatore televisivo delle gare ciclistiche per Rai Sport al fianco di Adriano De Zan. Il 28 gennaio 2014, diventa commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo su strada maschile élite, succedendo a Paolo Bettini.


Ospite del Club di Forlì nel: 2002, 2006

Alberto Castagnetti

Alberto CastagnettiAlberto Castagnetti (Verona, 3 febbraio 1943 – Negrar, 12 ottobre 2009) è stato prima un nuotatore e poi un grandissimo allenatore di nuoto italiano. Come atleta, ha partecipato alle Olimpiadi di Monaco di Baviera del 1972 e ai campionati mondiali di Belgrado nel 1973. Dal 1987 al 2009 è stato il commissario tecnico della nazionale italiana di nuoto, allenando campioni del calibro di Roberto Gleria, Giorgio Lamberti, Marcello Guarducci, Domenico Fioravanti e Federica Pellegrini. Durante la sua gestione, l’Italia del nuoto ha ottenuto per la prima volta nella sua storia vittorie alle Olimpiadi, dove ha conquistato 4 ori, 2 argenti e 7 bronzi. A lui – dopo la morte improvvisa sopraggiunta nel 2009 per problemi cardiaci – è stato intitolato il centro della Federazione Italiana Nuoto di Verona. Dall’11 maggio 2013 è entrato nella Hall of Fame del Nuoto di Fort Lauderdale.


Ospite del Club di Forlì nel: 1991

Mario Cotelli

cotelliMario Cotelli (Tirano, 6 marzo 1943) è un allenatore di sci alpino italiano, commissario tecnico della Nazionale italiana di sci alpino nel settore maschile dal 1969 al 1978, e giornalista. Durante la sua gestione nacque l’epopea della valanga azzurra. Nel 1967, quando era ancora uno studente di Economia e Commercio, fu chiamato da Juan Vuarnet ad allenare la Nazionale C di sci alpino italiana. L’anno successivo divenne il commissario tecnico della Nazionale B di sci alpino, per poi passare alla nazionale A di sci alpino nel 1969/1970. Rimasto in carica per 9 anni , la sua gestione fu la più vincente nella storia degli azzurri dello sci. Fu in quegli anni che, in Coppa del Mondo, l’Italia vinse 5 volte il titolo assoluto e 12 medaglie tra mondiali e olimpiadi, dominando le discipline tecniche. È rimasto nella storia anche per essere stato il primo commissario tecnico italiano ad aver conquistato un podio, una vittoria, un titolo di Coppa del mondo assoluto e di specialità. Sotto la sua guida nacquero due tra i più grandi campioni dello sci, Gustav Thöni e Piero Gros, e oltre una decina di grandi atleti, tutti in grado di salire almeno una volta sul podio.


Ospite del Club di Forlì nel: 1973, 1974

Alessandro Donati

Foto: Fabio Blaco

Nato a Monte Porzio Catone il 14 giugno 1947. Maestro dello Sport del CONI, è stato allenatore delle squadre nazionali di atletica leggera (velocità e mezzofondo) dal 1977 al 1987, ma fu sollevato dall’incarico dopo la denuncia della combine nell’ultimo salto di Giovanni Evangelisti ai campionati del mondo di Roma 1987. Successivamente è stato dirigente responsabile della ricerca e sperimentazione del Coni (dal 1990 al 2006), componente della Commissione di vigilanza sul doping, consulente del Ministero della Solidarietà Sociale e consulente della WADA (l’agenzia mondiale antidoping). Ha scritto diversi libri riguardanti il doping: “Campioni senza valore” (Ponte alle Grazie, 1989), “Lo sport del doping” (EGA-Edizioni Gruppo Abele, 2012).


Ospite del Club di Forlì nel: 2017

Edmondo Fabbri

Edmondo Fabbri

Nato a Castel Bolognese il 16 novembre del 1921, Mondino (il suo soprannome più famoso) ebbe una buona carriera da calciatore con esperienze nel Forlì, nell’Atalanta, nel Faenza, nell’Inter, nella Sampdoria, nell’Atalanta, nel Brescia ed infine nel Parma dove chiuse la carriera. Nel 1957 inizia ad allenare e parte da Mantova in D che in quattro anni porta alla Serie A. Nel 1962 diventa Commissario tecnico della nazionale italiana che guida fino ai Mondiali inglesi del 1966 nei quali, dopo una vittoria iniziale contro il Cile, arrivarono due sconfitte, tra cui quella – famosa – con la Corea del Nord per 1-0, che costarono alla Nazionale una clamorosa eliminazione ed a Fabbri il posto di CT. Nel 1967 allena il Torino con cui nel 1968 vince la Coppa Italia, impresa poi ripetuta alla guida del Bologna nel 1970. Poi allena Cagliari, ancora Torino, Ternana, Reggiana e Pistoiese. Si spegne a Castel San Pietro Terme l’8 luglio del 1995 a quasi 74 anni.


Ospite del Club di Forlì nel: 1962, 1965, 1977, 1983

Emanuela Maccarani

Foto: Fabio BlacoEmanuela Maccarani (Milano, 20 settembre 1966) ginnasta e poi allenatrice. In nazionale come atleta dal 1982 al 1984, partecipa a due Campionati europei e a due mondiali. Nel 1987 inizia la sua carriera da allenatrice e nel 1996 diventa l’allenatrice della squadra Nazionale Senior di Ginnastica Ritmica: da qui inizia un percorso costellato da grandissimi successi, fra cui l’argento olimpico ad Atene nel 2004, la medaglia d’oro ai Campionati del mondo di Baku (2005) soffiata all’eterna rivale, la squadra russa e poi tre titoli mondiali consecutivi dal 2009 al 2011: Mie (Giappone), Mosca e Montpellier. Per i risultati conseguiti nella ginnastica ritmica, le è stato assegnato nel 2004 l’Oscar “Allenatrice dell’anno” e, nel 2005, ha ricevuto l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica; nel 2006 ha ricevuto altresì la Palma di Bronzo al Merito Tecnico CONI. Il 19 aprile 2012 alla cerimonia dei Collari d’Oro al Merito Sportivo riceve per la sua carriera l’onorificenza della Palma d’Oro al Merito Tecnico.


Ospite del Club di Forlì nel: 2014

Alfredo Martini

Martini AlfredoAlfredo Martini (Calenzano, 18 febbraio 1921 – Sesto Fiorentino, 25 agosto 2014) è stato un ciclista su strada e dirigente sportivo italiano. Professionista dal 1941 al 1957, vinse una tappa al Giro d’Italia 1950. Successivamente fu commissario tecnico della Nazionale italiana. Martini fu corridore professionista dal 1941 al 1957.Vinse il Giro dell’Appennino nel 1947, il Giro del Piemonte nel 1950, una tappa al Giro d’Italia 1950. Come direttore sportivo fu alla Ferretti e alla Sammontana dal 1969 al 1974 e vinse il Giro d’Italia 1971 con lo svedese Gösta Pettersson. Da commissario tecnico della nazionale dal 1975 al 1997 ha condotto a conquistare la maglia iridata Francesco Moser nel 1977 a San Cristóbal (Venezuela), Giuseppe Saronni nel 1982 a Goodwood (Gran Bretagna), Moreno Argentin nel 1986 a Colorado Springs (Stati Uniti), Maurizio Fondriest nel 1988 a Renaix (Belgio), Gianni Bugno nel 1991 a Stoccarda (Germania) e nel 1992 a Benidorm (Spagna) più altri sette argenti e sette bronzi.


Ospite del Club di Forlì nel: 1982, 1988, 1997, 2006, 2008

Ettore Messina

Euroleague Mastermind Coaching

Nato a Catania il 30 settembre del 1959, è uno dei migliori allenatori italiani ed europei di sempre. Comincia la sua carriera allenando nel 1975 le giovanili della Reyer Venezia, poi nel 1983 passa alla Virtus Bologna dove diventa capo allenatore nella stagione 1989-90, anno in cui conquista la Coppa Italia e la Coppa delle Coppe, primo trofeo continentale nella storia delle Vu-nere. Nel 1993 diventa allenatore della nazionale e conquista l’argento agli Europei del 1997. Nel 1998 torna alla Virtus e conquista scudetto ed Eurolega, nel 1999 la Coppa Italia, mentre nel 2001 piazza il tris con Coppa Italia, Scudetto ed Eurolega. Nell’estate del 2002, dopo aver conquistato un’altra Coppa Italia, passa alla Benetton Treviso e nel 2003 conquista Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa italiana. E la Coppa Italia arriva anche nel 2004 e nel 2005. Nell’estate 2005 va a Mosca ad allenare il CSKA e nel 2006 conquista il titolo russo, la Coppa di Russia e l’Eurolega. Nel 2007 conquista il titolo russo, mentre nel 2008 vince ancora il titolo nazionale e conquista la sua quarta Eurolega, la seconda alla guida del CSKA. Nel giugno 2009 va ad allenare il Real Madrid, mentre nella stagione 2001-2012 diventa assistente di coach Mike Brown ai Los Angeles Lakers della NBA. Nell’estate 2012 torna al CSKA dove resta due stagioni, mentre nel luglio 2014 diventa assistente di Gregg Popovich sulla panchina dei San Antonio Spurs, la squadra campione NBA. Il 26 novembre 2014, sostituendo Popovich indisposto, guida gli Spurs alla vittoria 106-100 contro gli Indiana Pacers e diventa così il primo allenatore non statunitense a vincere una partita alla guida di una squadra NBA.


Ospite del Club di Forlì nel: 2005

Giancarlo Minardi

minardi_giancarloGian Carlo Minardi (Faenza, 18 settembre 1947) è un imprenditore italiano, fondatore del team Minardi di Formula 1. Dopo alcune esperienze come pilota, nel 1972 Minardi fondò la Scuderia del Passatore; nel 1974 la scuderia cambiò il nome in Scuderia Everest, passando nel campionato europeo di Formula 2. Nel 1980 Minardi decise di acquisire il controllo del team, che prese il nome di Minardi Team e nel 1985 entrò in Formula 1, debuttando nel Gran Premio del Brasile con una vettura motorizzata Cosworth e affidata al romagnolo Pierluigi Martini. Nelle stagioni 1989-91 la Minardi ottenne i suoi migliori risultati, con una prima fila conquistata sempre da Martini al Gran Premio degli Stati Uniti 1990 ed un settimo posto nel campionato costruttori nel 1991, quando la Ferrari fornì i propri motori alla scuderia faentina. Al termine delle stagione 2005 con la vendita alla Red Bull e la creazione della Scuderia Toro Rosso Gian Carlo Minardi uscì dalla Formula 1. Grande scopritore di talenti, ha fatto debuttare nella sua scuderia piloti quali Fisichella e Fernando Alonso. Ora è opinionista per conto di varie emittenti televisive.


Ospite del Club di Forlì nel: 1985, 19931995, 2015

Primo Nebiolo

Primo_NebioloPrimo Nebiolo (Scurzolengo, 14 luglio 1923 – Roma, 7 novembre 1999) è stato un dirigente sportivo italiano. Comincia a praticare l’atletica leggera nel 1939, presso il Liceo Ginnasio Cavour di Torino, particolarmente nelle discipline veloci e nel salto in lungo. Nel dopoguerra, riprende l’attività agonistica nelle file del Gruppo sportivo Ganda; si trasferisce poi, nel 1946, al Lancia, per il quale gareggia sino al 1950. È stato Presidente della IAAF (la Federazione mondiale di atletica leggera) dal 1981 alla morte. Presidente della Federazione internazionale degli sport universitari, creò le Universiadi ed i Campionati Mondiali di atletica.


Ospite del Club di Forlì nel: 1972

Vittorio Pozzo

Vittorio PozzoVittorio Pozzo (Torino, 2 marzo 1886 – Ponderano, 21 dicembre 1968) fu un allenatore di calcio, calciatore e giornalista italiano, commissario tecnico della Nazionale italiana negli anni trenta e quaranta, unico allenatore vincitore di due edizioni del campionato del mondo consecutive. Pozzo venne nominato per la prima volta commissario unico della nazionale di calcio in occasione delle olimpiadi di Stoccolma, nel giugno 1912, poi ritornò nel 1924, in occasione delle olimpiadi parigine. Nominato commissario della nazionale per la terza volta nel 1929, vinse  due titoli mondiali (1934, e ’38); un oro olimpico nel 1936 (l’unico della storia) e due Coppe Internazionali (1930 e 1935). Pozzo diede le dimissioni da commissario tecnico il 5 agosto del 1948. Al momento del ritiro Pozzo era stato commissario tecnico della nazionale per 6.927 giorni: un primato battuto solo da Enzo Bearzot.


Ospite del Club di Forlì nel: 1960

Giancarlo Primo

Giancarlo Primo

E’ stato uno dei padri della pallacanestro italiana. Nato a Roma il 4 novembre del 1924, dopo una buona carriera come giocatore con la Ginnastica Roma (2º posto nel campionato 1950-51, 3º in quello 1951-52) ed anche in maglia azzurra (partecipa alle Olimpiadi del 1948 ed agli Europei del 1947 e del 1949), comincia quella di allenatore. Dopo aver fatto da assistente a Nello Paratore, allenatore dell’Italia, nel 1968 ne prende il posto e resta alla guida degli azzurri fino al 1979, periodo nel quale conquista due medaglie di bronzo agli Europei di Essen nel 1971 e di Belgrado nel 1975 due vittorie storiche, le prime per l’Italia, contro gli Stati Uniti ai Mondiali di Lubiana e contro l’Unione Sovietica nel 1977. La sua Italia perde per un nulla il bronzo alle Olimpiadi di Monaco nel 1972 e ai Mondiali di Manila nel 1978. Nel 1980 lascia la nazionale ed allena Cantù con cui conquista la Coppa dei Campioni nel 1983 e la Coppa Intercontinentale. Allena anche Livorno, Gorizia e Roma dove chiude la sua carriera nel 1989. Si spegne a Civita Castellana in provincia di Viterbo il 27 dicembre del 2005.


Ospite del Club di Forlì nel: 1969

Carlo Recalcati

Carlo Recalcati

Carlo “Charlie” Recalcati (Milano, 11 settembre 1945) è un ex cestista e allenatore di pallacanestro italiano. Nella sua carriera da giocatore è stato la bandiera della Pallacanestro Cantù degli anni sessanta e settanta, vincendo due Scudetti (1968, 1975), 3 Coppe Korac (1973, 1974 e 1975), tre Coppe delle Coppe (1977, 1978, 1979) e una Coppa Intercontinentale (1975). Ha esordito in Nazionale l’11 maggio 1967. Con la maglia azzurra vanta 166 presenze, 1.239 punti segnati ha vinto due medaglie di bronzo agli Europei (1971 e 1975) ed ha disputato il Mondiale 1970 in Iugoslavia. Nel 1981 inizia la carriera di allenatore, prima con l’Alpe Bergamo, poi dal 1984 a Cantù, dove rimane fino al 1990. Successivamente allena, per cinque anni fino al 1996, la Viola Reggio Calabria, che con lui ottiene i migliori risultati della sua storia sportiva. Nel 1997, per due anni, è a Varese dove conquista lo scudetto nel 1999. Nel 1999-2001 passa alla Fortitudo Bologna, dove vince lo scudetto nel 2000. Nel 2001 diventa CT della Nazionale. Nel 2003 il suo contratto si trasforma in part-time, poiché nel frattempo è diventato coach della Montepaschi Siena. Ha ricoperto l’incarico di CT azzurro per 8 anni, vincendo nel 2003 un bronzo al Campionato Europeo, nel 2004 un argento alle Olimpiadi di Atene, nel 2005 un oro ai Giochi del Mediterraneo. Nel periodo 2003-2006, oltre alla Nazionale, è coach della Mens Sana Siena, dove vince lo scudetto nel 2004. Insieme a Valerio Bianchini è l’unico allenatore ad aver conquistato tre scudetti con tre squadre diverse (Varese 1999, Fortitudo Bologna 2000, Mens Sana Siena 2004). Nella stagione 2014-15 diventa allenatore della Umana Reyer Venezia con la quale, dopo aver chiuso il campionato al secondo posto, raggiunge lo storico traguardo di accedere alle semifinali scudetto. Dal 2007 è membro dell’Italia Basket Hall of Fame nella categoria allenatori.


Ospite del Club di Forlì nel: 2001, 2003, 2004, 20052007, 2009, 2017

Francesco Ricci Bitti

Francesco Ricci Bitti1

Francesco Ricci Bitti (Faenza, 15 gennaio 1942) è un dirigente d’azienda e dirigente sportivo italiano. Dopo aver conseguito la laurea in ingegneria elettronica presso l’Università di Bologna ha lavorato per più di 30 anni per imprese attive nel campo dell’informazione, della tecnologia e della comunicazione, arrivando a ricoprire alti incarichi nei consigli di amministrazione di importanti aziende quali Philips, Olivetti, Alcatel e Telecom Italia.  A livello sportivo ha cominciato la sua esperienza dirigenziale negli anni settanta, all’interno della Federazione Europea di Tennis (di cui è stato presidente dal 1993 al 1999) Nel 1997 è stato eletto presidente della Federazione Italiana di Tennis, continuando a conservare l’incarico a livello europeo. Nel 1999 è stato eletto presidente della Federazione Internazionale di Tennis (ITF) e, poco dopo, si è dimesso dagli altri due incarichi. Nel 2006 è stato cooptato all’interno del Comitato Olimpico Internazionale. Dal 2008 è membro anche del Comitato esecutivo della World Anti-Doping Agency (WADA). Nel 2011 è stato rieletto per la quarta volta a Presidente ITF, per il quadriennio 2011-2015. Ha già annunciato che a settembre 2015, dopo 16 anni, terminerà la sua avventura e non si ricandiderà.


Ospite del Club di Forlì nel: 19981999

Arrigo Sacchi

arrigo_sacchi

Nato a Fusignano, in provincia di Ravenna l’1 aprile del 1946, Sacchi viene considerato uno degli allenatori più influenti nella storia del nostro calcio. Dopo aver mosso i primi passi come allenatore fra le giovanili del Cesena, il Rimini ed il Parma, Silvio Berlusconi si “innamora”del suo calcio e lo chiama ad allenare il Milan. Fra il 1987 ed il 1991 (tornerà anche nella stagione 1996-1997 ma sarà un’esperienza breve ed amara) Sacchi guiderà il Milan a vincere uno scudetto, una Supercoppa italiana, due Supercoppe europee, ma soprattutto due Coppe dei Campioni (1989 e 1990) e due Coppe Intercontinentali mettendo in mostra una filosofia di gioco sempre offensiva quasi del tutto nuova nella storia del nostro calcio. Nel 1991 Sacchi lascia il Milan e allena la Nazionale che guida al 2° posto ai Mondiali di USA 1994. Non va bene invece agli Europei del 1996 dove l’Italia esce al primo turno. Dopo altre esperienze in panchina all’Atletico Madrid e al Parma, Sacchi si è dedicato solo a ruoli dirigenziali, al Parma, al Real Madrid. Dall’agosto 2010 all’agosto 2014 è stato Coordinatore tecnico di tutte le nostre nazionali giovanili. Nel 2007 il quotidiano Times lo ha nominato miglior allenatore italiano di tutti i tempi ed 11° nella classifica mondiale di tutti i tempi.


Ospite del Club di Forlì nel: 2003, 2015

Vincenzo Torriani 

Vincenzo TorrianiVincenzo Torriani (Novate Milanese, 17 settembre 1918 – Milano, 24 aprile 1996) è stato un dirigente sportivo italiano. Dopo la seconda Guerra Mondiale, rientrato in Italia (dalla Svizzera dove si era rifugiato) si occupò della ripresa della pubblicazione della “Gazzetta dello Sport”, dell’organizzazione di eventi cittadini a Milano e della riorganizzazione del Giro d’Italia sospeso a causa della seconda guerra mondiale. Iniziò così a collaborare con Armando Cougnet nell’organizzazione del Giro d’Italia nel 1946. Nel 1949 ne divenne Direttore unico (patron) e lo fu ininterrottamente per oltre quarantanni. Nel 1989 fu costretto, a causa delle cattive condizioni di salute, a delegare gran parte del lavoro operativo a Carmine Castellano che gli succedette nel 1993. Fu il primo presidente dell’Associazione Organizzatori Corse Ciclistiche, carica che ricoprì a partire dal 1966. Fondò insieme a Jacques Goddet, l’organizzatore del Tour de France, l’Associazione Internazionale Organizzatori Corse Ciclistiche con sede a Parigi. Negli anni sessanta promosse l’inserimento del Muro di Sormano nel percorso del Giro di Lombardia e della salita del Poggio nel finale della Milano-Sanremo.


Ospite del Club di Forlì nel: 1960, 1961, 1969, 1987

Ezio Triccoli

Ezio TriccoliEzio Triccoli (Jesi, 1915 – Jesi, 10 maggio 1996) è stato uno schermidore e maestro di scherma italiano. Al suo nome sono legati i successi internazionali che hanno costellato la storia del fioretto a Jesi. Durante la II guerra mondiale, prigioniero nel campo di concentramento in Sudafrica, apprende i primi rudimenti della scherma da un sottufficiale inglese. Nel 1947, al ritorno nella sua città, fonda il Club Scherma Jesi, da cui usciranno campioni del calibro di Anna Rita Sparaciari, Stefano Cerioni, Giovanna Trillini e Valentina Vezzali. Triccoli ha portato una vera rivoluzione nella scherma, introducendo delle vere e proprie “eresie”, nella posizione del polso, nelle cosiddette “abbreviature” dei movimenti classici studiate anatomicamente per garantire maggiore velocità ed efficacia, passando per lo zigzagare in pedana. Jesi diventa la capitale del fioretto e i suoi talenti continuano a vincere ori olimpici, dando a Jesi la più alta concentrazione di medaglie della storia di questo sport. Nel 1992 Jesi gli attribuisce la cittadinanza onoraria della città. Ezio Triccoli muore 80 anni, pochi mesi prima delle Olimpiadi di Atlanta.


Ospite del Club di Forlì nel: 1993

 Renzo Ulivieri

Renzo Ulivieri

Renzo Ulivieri (San Miniato, 2 febbraio 1941) è un allenatore di calcio italiano. Dopo una breve carriera da calciatore come centromediano nelle giovanili della Fiorentina, poi con il Cuoiopelli, Ulivieri, laureato all’ISEF a 22 anni, esordisce come allenatore nella stessa squadra a 24 anni. Allenerà successivamente nel 1967-1968 il San Miniato, dal 1968 al 1971 la Primavera del Prato e, nel 1971-1972 il Fucecchio, poi nel 1974 passa ad allenare l’Empoli in Serie C1, dal 1976 al 1978 fa parte dello staff tecnico delle giovanili della Fiorentina. Passa poi alla Ternana in Serie B. Esordisce in Serie A nel campionato 1980-1981 sulla panchina del Perugia, venendo però sostituito dopo 15 giornate. Allena quindi la Sampdoria, portandola dalla B alla A nella stagione 1981-1982. Dopo due campionati a Cagliari (1984-86), nel 1986 è coinvolto nello scandalo del Totonero-bis e condannato ad una squalifica di tre anni. Torna in panchina, nel 1989 con il Modena (1989-1991), ottenendo la promozione in Serie B. Nel 1994 scende di nuovo in Serie C1 con il Bologna, vincendo il campionato. La stagione successiva porta il Bologna in serie A dove nel 1996-1997 ottiene il 7º posto e la semifinale di Coppa Italia. Nel 1998 passa in B al Napoli, dov’è esonerato a 3 giornate dalla fine del campionato. Nella stagione 1999-2000 subentra sulla panchina del Cagliari alla 5ª giornata ma non può evitare la retrocessione in B. Seguiranno poi: Parma nel 2001(dopo le dimissioni a sorpresa di Arrigo Sacchi), Torino (2002-2003), Padova in Serie C1 (2004-2005), ancora Bologna (2005-2007), Reggina (2007-2008). Ulivieri è attualmente presidente dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio, dove ha preso il posto di Azeglio Vicini.


Ospite del Club di Forlì nel: 2008

Azeglio Vicini

Azeglio Vicini

Nasce a Cesena il 20 marzo del 1933 e comincia la carriera di calciatore nel Lanerossi Vicenza dove fa il suo esordio in A nel 1955. Gioca poi nella Sampdoria poi nel Brescia dove chiude la carriera al termine della stagione 1967. Nel 1967-68 comincia ad allenare proprio il Brescia, e nel 1968 entra a far parte dei quadri della Federazione. Nella stagione 1975-1976 guida la nazionale Under 23 a giocare l’Europeo. Nel 1977 diventa allenatore dell’Under 21 con cui ottiene ottimi risultati: tre quarti di finale agli Europei (1978, 1980 e 1982), una semifinale nel 1984 ed una sconfitta in finale contro la Spagna nel 1986. Dopo i Mondiali di Messico 1986 e l’addio di Enzo Bearzot, a Vicini viene affidata la panchina della Nazionale maggiore. Agli Europei di Germania del 1988 perdiamo in semifinale contro la Russia, mentre ai Mondiali di Italia ’90 arriviamo imbattuti alla semifinale contro l’Argentina che ci elimina però ai rigori. Battiamo l’Inghilterra nella finale 3°-4° posto, magra consolazione. Nel 1991 non ci qualifichiamo agli Europei del 1992 e così Vicini viene sostituito da Sacchi. Allenerà ancora per brevi e poco significativi periodi Cesena e Udinese. E’ stato a lungo Presidente del settore tecnico della FIGC.


Ospite del Club di Forlì nel: 1980, 19811982, 1983, 2001, 2003

[inizio pagina]