I grandi Giornalisti
Enrico AmeriEnrico Ameri (Lucca, 15 aprile 1926 – Albano Laziale, 7 aprile 2004) è stato un giornalista, e radiocronista sportivo italiano, considerato l’erede di Nicolò Carosio, fu la prima voce della trasmissione della RAI “Tutto il calcio minuto per minuto” dal 1960 al 1991. Entrò in RAI nel 1949 iniziando nella cronaca e nel ciclismo. La sua prima radiocronaca calcistica arriva nel 1955, con la partita Udinese-Milan. Insieme a Roberto Bortoluzzi, Sandro Ciotti, Alfredo Provenzali, Claudio Ferretti, Enzo Foglianese ed Ezio Luzzi per anni è una delle voci radiofoniche fedele e puntuale dei pomeriggi domenicali degli sportivi italiani, l’ultima radiocronaca fu nel 1991 in un Genoa-Juventus. Il 16 luglio 1969 fa la radiocronaca da Houston della partenza della missione Apollo 11 e dell’allunaggio di pochi giorni dopo. Nel 1980 ideò la celeberrima trasmissione televisiva “Il Processo del Lunedì”, che condusse per due edizioni. Morì a quasi 78 anni il 7 aprile 2004 in seguito ad una crisi cardiaca. Ospite del Club di Forlì nel: 1976 |
Marino BartolettiMarino Bartoletti (Forlì, 30 gennaio 1949) è un giornalista e conduttore televisivo italiano, nostro concittadino. È laureato in giurisprudenza. Ha iniziato la sua carriera nel 1968 al Resto del Carlino, per poi passare al Guerin Sportivo (1971), diretto da Gianni Brera. Dal 1973 al 1980 ha lavorato per il Giorno, poi dal 1982 assunto da Italo Cucci diventa prima firma del Gruppo “Conti Editore” per le riviste Autosprint, Motosprint e Guerin Sportivo (testata di cui è diventato direttore dal 1987 al 1990 e di nuovo nel periodo 1993-94). È stato direttore scientifico dell’Enciclopedia Treccani dello Sport. In televisione ha condotto, fra l’altro, il “Processo del Lunedì” (1982-1984), la “Domenica Sportiva” (1984-85) e “Pressing” (1990-91). Per Fininvest dal 1986 ha creato le prime trasmissioni sportive del Gruppo (A tutto campo, Calcio d’estate Domenica Stadio, etc), per la RAI ha ideato (e condotto assieme a Fabio Fazio dal 1993 al 2001) “Quelli che il calcio”. Nel 1995 ha realizzato anche il primo sito aziendale della RAI, TGS.it. Dalla stagione sportiva 2007-2008 è commentatore RAI per il Giro d’Italia, la Champions League, i campionati europei e mondiali di calcio e i giochi olimpici. Ospite del Club di Forlì nel: 1974, 1979, 1983, 1985, 2003, 2005, 2006, 2011, 2016 |
Oliviero BehaOliviero Beha (Firenze, 14 gennaio 1949 – Roma, 13 maggio 2017) è stato un giornalista, scrittore, saggista, conduttore televisivo e conduttore radiofonico e poeta italiano. Inizia l’attività di giornalista scrivendo tra l’autunno del 1973 e il maggio del 1976 per Tuttosport e Paese Sera. Dal 1976 al 1985 lavora a La Repubblica, occupandosi di sport e società, seguendo le manifestazioni sportive internazionali più importanti a partire dalle Olimpiadi. Editorialista e commentatore anche politico per La Rinascita, Il Messaggero e Il Mattino, nel 1987 inizia la sua attività televisiva con Andrea Barbato conducendo “Va’ pensiero”. Nell’aprile 1992 da vita a “Radio Zorro”, il programma di servizio di Radio Rai più premiato negli ultimi anni. È anche autore di testi teatrali, di numerosi saggi e di raccolte di poesie, che hanno ottenuto diversi riconoscimenti, come “All’ultimo stadio” (Selezione Bancarella), “Anni di cuoio” (Premio Chianciano), “Inverso” (Selezione Viareggio, Premio Biella), “Ripercussioni” (Premio Capua-Mediterraneo), “Meteko” (Premio Laudomia Bonanni). Ospite del Club di Forlì nel: 2007 |
Enrico BenzingEnrico Benzing (Milano, 17 giugno 1932) è un giornalista e ingegnere italiano. Dopo gli studi di ingegneria meccanica ed aerotecnica, ha scritto su “La Gazzetta dello Sport”, come responsabile delle rubriche motoristiche e inviato alle gare di Formula 1. Chiamato da Indro Montanelli, dal 1974 scrive su “Il Giornale”. Commissario tecnico della Federazione Motociclistica Italiana, ha rappresentato l’Italia in seno alla Commissione Tecnica della Federazione Internazionale dell’Automobile. Ha vinto i premi U.S.S.I. nel 1956, la prima edizione del premio “Dino Ferrari” nel 1963, nel 1977 il “Premiolino” per uno scoop su Enzo Ferrari, nel ’92 il Premio Gino Palumbo alla carriera, nel ’99 il premio “Motor Monza”, nel 2003 il Premio U.I.G.A. alla carriera; nel 2005 il Premio dell’Automobile Club di Milano alla carriera. È membro della “Society of Engineers” britannica. Esperto di aerodinamica, ha progettato profili alari per diverse vetture monoposto, anche di Formula 1; ha pubblicato saggi di tecnica motoristica, aerodinamica, monografie e vari cataloghi ragionati. Ospite del Club di Forlì nel: 1963 |
Adalberto BortolottiAdalberto Bortolotti (Bologna, 28 marzo 1936) è un giornalista sportivo italiano. Si forma professionalmente a Tuttosport, giornale sportivo torinese per il quale segue come inviato le Olimpiadi del 1960 svoltesi a Roma. Nel 1963 viene assunto nella redazione di Stadio, quotidiano sportivo bolognese fondato dal fratello Rino (padre di Alberto, anch’egli più volte ospite del nostro Club), che in seguito si fonderà con il romano Corriere dello Sport. A Stadio è prima inviato, successivamente redattore capo, vicedirettore fino ad assumerne la qualifica di direttore il 1 gennaio del 1976. Nel 1980 entra nella redazione del Guerin Sportivo. Del settimanale bolognese sarà a più riprese vicedirettore e direttore fino a diventarne, dopo essere andato in pensione nel 1992, firma di prestigio. Ospite del Club di Forlì nel: 1972, 1977, 1978, 1984, 1988, 1991, 1996, 2001 |
Gianni BreraGiovanni Luigi Brera, detto Gianni (San Zenone al Po, 8 settembre 1919 – Codogno, 19 dicembre 1992) è stato un giornalista e scrittore italiano. Grazie alla sua inventiva e alla sua padronanza della lingua italiana ha indubbiamente influenzato il giornalismo sportivo italiano del XX secolo, basti vedere il numero di neologismi ancora in uso da lui introdotti nel linguaggio calcistico (Abatino per Gianni Rivera, Rombo di Tuono per Gigi Riva, Puliciclone per Paolo Pulici, Bonimba per Roberto Boninsegna, e tanti altri). Tra le numerose testate su cui Gianni Brera scrisse, vi sono, oltre alla citata Gazzetta, Il Giorno, Il Giornale, il Guerin Sportivo e la Repubblica, il quotidiano francese L’Équipe e quello ungherese Népszabadság. Ospite del Club di Forlì nel: 1963 |
Candido CannavòCandido Cannavò (Catania, 29 novembre 1930 – Milano, 22 febbraio 2009) è stato un giornalista italiano. Ha iniziato come giornalista sportivo ne La Sicilia a diciannove anni. Nel 1955 è stato ingaggiato come corrispondente da La Gazzetta dello Sport. Successivamente è diventato anche inviato speciale e tra le manifestazioni di cui si è occupato si ricordano alcuni Mondiali di calcio, ben 9 Olimpiadi e moltissimi Giri d’Italia. Nel 1981 è diventato vicedirettore, poi condirettore e nel 1983 è succeduto a Gino Palumbo come direttore responsabile del quotidiano. È rimasto in carica 19 anni, fino al 12 marzo 2002, quando è stato sostituito da Pietro Calabrese. Durante la sua carica, la Gazzetta dello Sport si è consolidata come primo quotidiano italiano e maggiore quotidiano sportivo europeo. |
Nicolò CarosioNicolò Carosio (Palermo, 15 marzo 1907 – Milano, 27 settembre 1984) è stato un giornalista e radiocronista italiano, per oltre trent’anni voce delle cronache della Nazionale italiana di calcio. Inaugurò per la EIAR le radiocronache del campionato del mondo 1934 di calcio, che l’Italia padrona di casa vinse; a seguire, fu la voce della Nazionale di calcio alle Olimpiadi di Berlino nel 1936 e al campionato del mondo 1938 in Francia. Con il regime fascista, che proibiva l’utilizzo di terminologie straniere, fu proprio Carosio a mutuare il gol in rete, il cross in traversone o il corner in calcio d’angolo. In televisione nel 1954, anno dell’inizio ufficiale delle trasmissioni, divenne famoso per il suo «quasi goal» che corredava un’azione da gioco conclusa di poco fuori dallo specchio della porta. Fu la voce anche al campionato del mondo 1966 in Inghilterra e del 1970 in Messico. Nel centenario della nascita, il 15 marzo 2007, le poste italiane dedicarono un francobollo alla sua memoria. Ospite del Club di Forlì nel: 1976 |
Sandro CiottiAlessandro Ciotti (Roma, 4 novembre 1928 – Roma, 18 luglio 2003) è stato un giornalista, calciatore, radiocronista e telecronista sportivo e musicale italiano. Ha una buona carriera calcistica iniziata dapprima nelle giovanili della S.S. Lazio e quindi nel Forlì e all’Anconitana in Serie C nel ruolo di mediano. Iniziò la carriera giornalistica nel 1954. Nel 1958 entrò in pianta stabile alla RAI. Dal 1986, condusse otto edizioni della Domenica Sportiva. Come inviato seguì 40 Festival di Sanremo, 14 Olimpiadi, 15 Giri d’Italia, 9 Tour de France e oltre 2.400 partite di calcio nella popolare trasmissione Tutto il calcio minuto per minuto fino al 1996. La sua voce roca (le sue corde vocali lo tradirono nel 1968 in Messico dopo 14 ore di diretta sotto la pioggia),invece che danneggiarlo nel suo lavoro, diventò il suo “marchio di fabbrica”. Famosi i suoi duetti con Enrico Ameri a “Tutto il calcio minuto per minuto”, così come la celebre frase “Clamoroso al Cibali” coniata da Ciotti dopo che il Catania ottenne un inatteso successo contro l’Inter. |
Gianfranco CivolaniGianfranco Civolani (Bologna, 28 novembre 1935) è un giornalista, scrittore e dirigente sportivo italiano. Laureato in giurisprudenza e specializzato in psicologia del lavoro, è giornalista dal 1957. Si è dedicato soprattutto all’ambiente sportivo della sua città, Bologna, principalmente nel ruolo di giornalista e opinionista televisivo, ma anche come scrittore, dirigente sportivo e autore teatrale. È stato inviato speciale per i quotidiani Tuttosport e Corriere dello Sport-Stadio. “Il Civ”, come è soprannominato, è opinionista nella trasmissione sportiva bolognese “Il pallone nel sette”, condotta da Sabrina Orlandi. Scrive libri sul Bologna calcio, e sullo sport bolognese in generale. È stato vice presidente della Federazione Italiana Baseball e responsabile tecnico-dirigenziale della Nazionale italiana di baseball alla fine degli anni sessanta. È stato per ben 43 anni (dal 1962 al 2005) presidente della Libertas Basket Bologna, principale squadra di basket femminile della città. Negli anni sessanta è stato direttore artistico del teatro bolognese “La Ribalta” (oggi “La Soffitta”), collaborando con artisti come Gigi Proietti, Paolo Poli, Enzo Jannacci e Ornella Vanoni. Ospite del Club di Forlì nel: 1970, 1973, 1975, 1978, 1990, 1992 |
Italo CucciItalo Cucci (Sassocorvaro, 31 maggio 1939) è un giornalista e scrittore italiano.Ha iniziato la sua carriera giornalistica nel 1958, allievo di Gianni Brera, Severo Boschi, Aldo Bardelli ed Enzo Biagi. Ha diretto i giornali in cui è stato redattore: prima il Guerin Sportivo (tre volte), poi lo Stadio (condirettore), il Corriere dello Sport-Stadio (due volte), e il Quotidiano Nazionale (che raccoglie le testate La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, il quotidiano in cui ha mosso i primi passi). È editorialista del quotidiano Il Roma di Napoli e della Gazzetta di Parma, di Avvenire e del settimanale Napolissimo. Scrive per il Corriere della Sera edizione di Bologna. Ha vinto numerosi premi sportivi e letterari, in particolare il premio “Dino Ferrari” assegnatogli da Enzo Ferrari, col quale ha avuto un lungo rapporto d’amicizia e per il quale ha curato l’edizione commerciale di “Piloti che gente“. Ospite del Club di Forlì nel: 1971, 1973, 1974, 1975, 1976, 1978, 1980, 1981, 1983, 1984, 1986, 1987, 2002, 2013 |
Adriano De ZanAdriano De Zan (Roma, 20 maggio 1932 – Milano, 24 agosto 2001) è stato un giornalista, conduttore radiofonico e conduttore televisivo italiano. Nel 1953, il telecronista Carlo Bacarelli, gli propone l’entrata nella neonata Rai. De Zan accetta e, assunto dalla sede torinese, intraprende la carriera di telecronista di ciclismo nel 1954, accompagnato da Nicolò Carosio, nell’edizione di quell’anno della Milano-Sanremo. Nel 1955 diviene il telecronista ufficiale del Giro d’Italia, che seguirà fino al 2000; nel 1964 inizia a seguire il Tour de France, del quale sarà il telecronista fino al 1999. Conduce 6 edizioni della Domenica Sportiva, dal 1976 al 1983. Ospite del Club di Forlì nel: 1977 |
Davide De ZanDavide De Zan (Milano, 27 aprile 1962) è un giornalista e conduttore televisivo italiano. Segue l’eredità del padre, il grande Adriano De Zan come telecronista fino al 1995 per TMC del Tour De France. Ha inoltre commentato l’intero programma delle gare di ciclismo ai Giochi olimpici di Barcellona del 1992. Dal 1993 al 1997 è stato il telecronista per 5 edizioni del Giro d’Italia, che sono state finora le uniche nella storia della manifestazione sportiva trasmesse dalle reti Mediaset. Attualmente è uno dei conduttori di Sport Mediaset su Italia 1 e segue come inviato le grandi corse a tappe del Giro d’Italia. Ha scritto il libro “Pantani è tornato” (ediz. Piemme, 2014). Un tributo a un amico, ma anche e soprattutto una indagine per capire che cosa abbia condotto un campione tanto amato ad una fine così tragica. Ospite del Club di Forlì nel: 2016 |
Oscar EleniOscar Eleni, classe 1944, nasce a Milano pur avendo forti radici emiliane. Comincia la carriera giornalistica a Sportinformazione poco meno che ventenne, poi nel 1968 entra alla Gazzetta dello Sport. Resta sei anni in Gazzetta, poi nel 1974 quando è capo servizio dell’atletica leggera, suo primo amore (sua moglie è stata atleta di fama nazionale), lascia la Rosea per seguire Indro Montanelli ed i suoi discepoli nell’avventura del Giornale Nuovo. Resta al Giornale fino al 1994, poi, a seguito della rottura di Montanelli con Silvio Berlusconi, segue ancora l’uomo di Fucecchio nell’avventura a “La Voce”. Ma quella parentesi dura poco, così sempre nel 1994 passa prima all’Indipendente, poi al Corriere dello Sport dove resta fino a tre anni fa quando torna quasi alle origini, vale a dire al Giornale. Da inviato ha seguito 10 Olimpiadi oltre ai Mondiali ed Europei di quasi tutti gli sport, su tutti le sue grandi passioni: atletica, basket, boxe, calcio e pallavolo. Penna, stilisticamente parlando, unica nel panorama del giornalismo italiano, ha competenza, fantasia, ironia, cultura ed ancora una grande passione mista a disincanto per tutto quello che lo circonda e che segue. |
Giampiero GaleazziGiampiero Galeazzi (Roma, 18 maggio 1946) è un giornalista, conduttore televisivo, telecronista sportivo ed ex canottiere italiano (ha gareggiato fino al 1976 per il Circolo Canottieri Roma). Laureato in statistica, dopo una carriera sportiva (ha partecipato alle selezioni per le Olimpiadi del 1968 a Città del Messico come canottiere), fu assunto dalla RAI come giornalista sportivo. Le sue prime partecipazioni furono alla rubrica Dribbling, alla La Domenica Sportiva condotta da Paolo Frajese nel 1976 e come curatore di Mercoledì Sport, oltre che come telecronista di tennis e soprattutto di canottaggio, del quale ha seguito le principali competizioni, tra cui 6 edizioni dei Giochi Olimpici fino ad Atene nel 2004. Memorabili le sue telecronache in occasione delle medaglie d’oro nel canottaggio di Giuseppe e Carmine Abbagnale. Negli anni ottanta è stato inviato della Domenica Sportiva nei campi della Serie A Dal 1994 fino al 1999 ha condotto la trasmissione “90º minuto”. Conosciuto anche con il soprannome – ideato dalla Gialappa’s Band – di “Bisteccone” per la sua mole. Ospite del Club di Forlì nel: 1985 |
Aldo GiordaniAldo Giordani (Milano, 28 febbraio 1924 – Milano, 19 ottobre 1992) è stato un cestista, allenatore di pallacanestro e giornalista italiano. Gioca nella serie Serie A di basket con la Ginnastica Roma; diventa Campione Italiano Universitario nel 1948. Nel 1954 l’esordio come telecronista ai microfoni della RAI. Proseguirà quindi con le telecronache delle partite dei Campionati Nazionali ed inoltre è anche telecronista delle partite principali dei Campionati Italiani di volley e baseball. Come inviato per la RAI segue 5 Olimpiadi Estive a partire dal 1960, ed è la voce di tutte le partite della Nazionale Italiana di Basket. Alla Domenica Sportiva conduce un’ampia rubrica dedicata al basket. Il 7 novembre 1978 fonda Superbasket, settimanale specializzato dedicato al mondo del basket. |
Alberto GiubiloAlberto Giubilo (Roma, 13 dicembre 1917 – Roma, 15 maggio 1997) è stato un giornalista e telecronista sportivo italiano. È stato la voce dell’ippica dal 1946 al 1997. Laureato in Legge, Giubilo esordì alla radio nel 1939 e nel 1953 avviene il passaggio in televisione. La prima telecronaca (in contemporanea alla radiocronaca) ippica della Rai fu proprio di Alberto Giubilo nel 1954. Figlio d’arte (il padre Giuseppe Giubilo è stato un grande giornalista romano), fratello di Corrado (ex calciatore degli anni ’30-’50) e Gianfranco Giubilo (giornalista sportivo). Fino al 1975 circa è stato anche Capo Ufficio Stampa dell’U.N.I.R.E., il massimo Ente ippico italiano. È comparso anche nel film “Febbre da cavallo”. |
Luca GoldoniLuca Goldoni (Parma, 23 febbraio 1928) è un giornalista e scrittore italiano.Durante la sua carriera di giornalista ha fatto il cronista di nera, poi l’inviato di guerra, infine l’osservatore di costume. Opinionista de “Il Corriere della Sera”, tiene anche una rubrica di commenti su TV Sorrisi e Canzoni e scrive ogni mese una pagina per Airone e per la rivista Autocar. Fra i molti suoi libri: “Lei m’insegna”, “È gradito l’abito scuro”, “Esclusi i presenti”, “Dì che ti mando io”, “Cioè”, “Maria Luigia donna in carriera”, “Italia al guinzaglio”, “Il sopravvissuto” (premio Fenice Europa), “Garibaldi, l’amante dei due mondi”, “Vita da bestie” (Premio Cimitile 1999), “Una bestia per amico”, “Se torno a nascere”. Ha ricevuto diversi premi tra i quali si segnala il Libro d’oro, per aver superato i tre milioni di copie vendute con i suoi titoli e la Palma d’Oro al salone dell’umorismo per “Non ho parole”. È famoso per aver attribuito a Nilla Pizzi il titolo di Regina della canzone italiana e del Festival di Sanremo, grazie alle due vittorie dei primi festival vinti dalla Pizzi. Ospite del Club di Forlì nel: 1980 |
Matteo MaraniMatteo Marani (Bologna, 2 ottobre 1970) è un giornalista italiano. Laureato in storia, ha collaborato con testate nazionali come Il Messaggero, il Corriere dello Sport-Stadio e Il Sole 24 ORE. Dal dicembre 2009 al febbraio 2016 è stato direttore del Guerin Sportivo. Sotto la sua direzione sono avvenuti importanti cambiamenti: nel 2009 il passaggio da settimanale a mensile, nel settembre 2010 è stato creato il sito web del GS, strutturato come un blog. Dal 2016 è vicedirettore Sky Sport. Oltre alla professione giornalistica, tiene corsi sul linguaggio del giornalismo alla IULM di Milano e all’Università di Bologna. Marani è anche scrittore di successo: nel 2007 ha pubblicato il libro “Dallo scudetto ad Auschwitz – Vita e morte di Arpad Weisz, allenatore ebreo”, con il quale ha vinto il Premio per la letteratura sportiva di Chieti nel 2009 e il Premio nazionale letteratura del calcio “Antonio Ghirelli” per la categoria Saggistica e Narrativa. Ospite del Club di Forlì nel: 2015 |
Rolly MarchiRolando Marchi, detto Rolly (Lavis, 31 maggio 1921 – Milano, 14 ottobre 2013), è stato un giornalista e scrittore italiano. Divenne giornalista alla fine degli anni 1930, lavorando come cronista sportivo: ha iniziato a seguire i Giochi olimpici invernali nel 1936. È stato corrispondente, per vari giornali, in occasione di tutte le edizioni dei Giochi invernali dal 1936 al 2006. Ha contribuito alla nascita della mitica 3-Tre, gara di Coppa del Mondo di sci svoltasi per la prima volta nel gennaio del 1950 sul Canalone Miramonti di Madonna di Campiglio. Nel 1957 fu tra i creatori, insieme al maestro di sci e guida alpina Gigi Panei del Trofeo Topolino di sci alpino; scalatore e alpinista, ha avuto occasione di partecipare a scalate con Dino Buzzati, Walter Bonatti e Reinhold Messner, tra gli altri. Nel 1979 fu finalista al Premio Campiello con “Ride la luna“. |
Nando MartelliniNando Martellini (Roma, 7 agosto 1921 – Roma, 5 maggio 2004) è stato un giornalista e cronista radiofonico e televisivo italiano. Laureato in scienze politiche, entrò ancora molto giovane nell’azienda televisiva di Stato, che all’epoca (1944) si chiamava EIAR. Dapprima svolse le mansioni di redattore di politica estera, poi in seguito si occupò di cronaca, con ruoli sempre più importanti. Fu telecronista ai funerali di Luigi Einaudi e poi di Papa Giovanni XXIII. Per molti anni fu radiocronista sportivo, a partire dal 1946: fu anche la prima voce, dal 1960 al 1967, della celebre trasmissione radiofonica Tutto il calcio minuto per minuto (lo sostituirà Enrico Ameri dalla stagione 1967-1968). Passato in televisione, commenta la vittoria dell’Italia al campionato europeo di calcio 1968; in occasione dei Mondiali 1970 in Messico venne chiamato improvvisamente a sostituire il celebre collega Nicolò Carosio. Così Martellini ebbe modo di commentare la semifinale tra Italia e Germania Ovest e la finale Italia-Brasile. È rimasto nella storia il suo triplice grido «Campioni del Mondo» al termine della partita Italia-Germania Ovest l’11 luglio 1982, in occasione della conquista del titolo da parte della Nazionale di calcio italiana ai Mondiali 1982. Ospite del Club di Forlì nel: 1963 |
Giorgio MartinoGiorgio Martino (Roma, 2 dicembre 1942) è un giornalista e cronista televisivo italiano. Laureato in scienze politiche, giornalista professionista dal 1970, entra in RAI nel 1968 ed inizia la sua carriera nell’ambito sportivo come telecronista di ciclismo, calcio, pallacanestro, nuoto e pallanuoto. Seguendo queste discipline, partecipa a svariate edizioni dei Giochi olimpici e dei Campionati europei e Mondiali di calcio. Inizialmente figura come terzo telecronista (dopo Nando Martellini e Bruno Pizzul) e successivamente come secondo (dopo Bruno Pizzul) per il calcio. Sua è la prima telecronaca di una partita di calcio italiana trasmessa a colori (Genoa-Torino del 6 febbraio 1977). In questi anni è anche secondo telecronista di ciclismo, affiancando Adriano De Zan in molte edizioni del Giro d’Italia e in altre corse in linea. È stato inoltre telecronista principale di nuoto e pallanuoto: sue le telecronache delle 7 gare che portarono al leggendario record di Mark Spitz. Ha condotto in RAI la trasmissione Stadio Sprint. Ospite del Club di Forlì nel: 1976, 1977, 1979, 1982, 1986, 2000 |
Mario MattioliMario Mattioli (Poggio Renatico, 18 aprile 1946) è un giornalista, conduttore televisivo e dirigente sportivo italiano. Giornalista professionista dal 1987, da quell’anno ha lavorato per la Rai come telecronista di calcio e pugilato. E’ stato conduttore dagli Studi di Roma delle Olimpiadi Invernali a partire dal ’92 e della Coppa del Mondo di Sci (fino al termine dell’ “epoca” Tomba). Ha ricoperto il ruolo di inviato alle Olimpiadi di Barcellona ’92, Atlanta ’96, Sidney 2000, Atene 2004, Pechino 2008 dove ha raccontato l’oro di Roberto Cammarelle; ai Campionato Mondiali di Calcio di Italia ’90, USA ’94, Francia ’98, Giappone/ Corea 2002, Germania 2006, Sud Africa 2010; ai Campionati Europei Svezia ’92, Inghilterra ’96, Belgio e Olanda 2000, Portogallo 2004, Svizzera ed Austria 2008; ai Campionati Mondiali di Atletica Tokyo ’91, Stoccarda ’93, Goteborg ’95, Barcellona ’95 (indoor). Ha condotto tutte le principali trasmissione sportive della Rai a cominciare da “Sabato Sport”, “Sabato Sprint,” la “Domenica Sportiva”, “Domenica Sprint”, “90° di B”. È il fondatore della squadra di pallavolo femminile Roma Pallavolo, che ha militato in Serie A2. Ospite del Club di Forlì nel: 2012 |
Guido OddoGuido Oddo (Torino, 12 dicembre 1920 – Milano, 18 aprile 2006) è stato un giornalista e conduttore televisivo italiano. Ha cominciato in RAI presentando la rubrica Sette giorni di TV. Come redattore sportivo del TG2 è stato anche radiocronista e telecronista. Specializzato nello sport, seguì dal 1966 al 1969 i maggiori avvenimenti di tennis e sci, anni in cui le scene agonistiche erano occupate dalle imprese di Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola, e della Valanga azzurra capeggiata da Gustav Thöni e in eterna lotta con lo svedese Ingemar Stenmark. Quando passò a condurre trasmissioni da studio venne rimpiazzato, allo sci, da Alfredo Pigna e, al tennis, da Giampiero Galeazzi. Come conduttore televisivo, è ricordato per avere presentato dal 1970 al 1974 l’edizione estiva della Domenica Sportiva, e dal 1976 al 1982 Domenica Sprint. La sua conduzione del programma televisivo sportivo era contraddistinta dallo stile pacato e familiare che lo ha caratterizzato. Ospite del Club di Forlì nel: 1976 |
Gianpaolo OrmezzanoGianpaolo Ormezzano (Torino, 17 settembre 1935) è un giornalista, scrittore e personaggio televisivo italiano. Nato da famiglia originaria di Crocemosso, è stato direttore responsabile di Tuttosport, editorialista de La Stampa, ed è tuttora commentatore di molte trasmissioni televisive (esordì sul piccolo schermo nel 1962, conducendo dal Palazzo del Ghiaccio di Torino una trasmissione per i ragazzi sul pattinaggio artistico) in qualità di giornalista nonché di convinto tifoso del Torino. Ha scritto parecchi libri tra i quali: “Storia del calcio” (1980) con Enzo Bearzot, “Tutto il calcio parola per parola” (1997), “Il Grande Torino” (1999) con Giorgio Tosatti, “Il tifo e lo schifo” (2004). |
Bruno PizzulBruno Pizzul (Udine, 8 marzo 1938) è un giornalista ed ex calciatore italiano. Già calciatore professionista (ma la sua carriera sportiva finì presto a causa di un infortunio al ginocchio), è stato telecronista per la RAI degli incontri della nazionale italiana di calcio dal 1986 al 2002. Fu assunto in RAI, nel 1969 e per la TV di Stato ha raccontato le principali partite di squadre calcistiche di club nelle competizioni europee e nazionali, ed è stato inoltre conduttore della Domenica Sportiva e di Domenica Sprint dal 1976 al 1990. A partire dai campionato del mondo 1986 gli fu affidato anche l’incarico di telecronista delle partite della nazionale italiana, anche a causa di un malore per l’altitudine occorso al suo predecessore Nando Martellini. Pizzul mantenne tale ruolo fino al 20 agosto 2002 (Italia-Slovenia 0-1), dopo aver raccontato la Nazionale in 5 Campionati Mondiali, 4 Campionati Europei di Calcio. Ospite del Club di Forlì nel: 1974, 1976, 1977, 1979, 1980, 1983, 1989, 2000, 2006 |
Alfredo ProvenzaliAlfredo Provenzali (Genova, 13 luglio 1934 – Genova, 13 luglio 2012) è stato un giornalista e radiocronista sportivo. Nato nel quartiere genovese di Sampierdarena, fin da giovanissimo Provenzali si mette in luce per le spiccate doti di cronista sportivo e nel 1966 lo troviamo inviato sui campi della serie A di calcio per la già esplosiva redazione di “Tutto il Calcio minuto per minuto”. L’esordio di Provenzali ha già l’impronta del successo perché in quella stessa domenica conosce il fuoriclasse per eccellenza del microfono calcistico, ovvero Nicolò Carosio. La carriera del giovane cronista genovese cresce di pari passo con la famosa trasmissione radiofonica della domenica. “Tutto il Calcio minuto per minuto” fa diventare la radio a transistor un elemento indispensabile per la domenica degli italiani. Ospite del Club di Forlì nel: 2010 |
Bruno RaschiBruno Raschi (Borgotaro 1923-Milano 1983), laureato in Lettere a Torino, insegnante al Collegio di san Giuseppe a Torino, giornalista professionista, alla Gazzetta dello Sport dal 1959 fino a diventarne vicedirettore (con Gino Palumbo direttore). Raschi amava il ciclismo, era un suivant e cantava le gesta di campioni sulle due ruote. Dei ciclisti diceva: “sono personaggi strani, carichi di miseria e di poesia: il Giro è il loro immenso teatro, lo loro opera umana, una poesia di versi strani”. Al termine di ogni tappa del Giro d’Italia, i collaboratori aspettavano con ansia che il “maestro”, il “divino”, il “professore”, molti gli appellativi per Raschi, staccasse il foglio dalla macchina da scrivere per mandarlo in stampa. |
Rino TommasiSalvatore Tommasi detto Rino (Verona, 23 febbraio 1934) è un giornalista, conduttore televisivo e telecronista sportivo italiano, specializzato in pugilato e tennis. È considerato uno dei maggiori esperti mondiali di statistica applicata allo sport. Laureato in Scienze Politiche con una tesi sull’Organizzazione Internazionale dello Sport, ha cominciato la carriera giornalistica a TuttoSport, quindi nel 1965 è stato collaboratore e poi inviato della Gazzetta dello Sport, per la quale scrive ancora. Negli anni Sessanta è stato il più giovane organizzatore pugilistico del mondo, il primo in Italia. Discreto tennista (4 volte campione universitario) è stato Presidente del Comitato Regionale del Lazio della FIT e componente della Commisione Tecnica. Nel 1981 è stato il primo direttore dei servizi sportivi di Canale 5 e nel 1991 il primo direttore dei servizi giornalistici di Telepiù. Ha vinto 2 premi di Letteratura Sportiva del CONI con i volumi “Storia del Tennis” e “La Grande Boxe”. Ha vinto il premio USSI per la cronaca (intervista a Kissinger) e per la televisione. Per due volte (1982 e 1991) ha vinto il premio “Tennis Writer of the year” assegnato dall’ATP attraverso una votazione tra i tennisti professionisti. Oltre ad effettuare telecronache di tennis e pugilato per Telepiù, collabora con la Gazzetta dello Sport, La Repubblica, Il Gazzettino e Il Mattino. |
Enzo TortoraEnzo Claudio Marcello Tortora (Genova, 30 novembre 1928 – Milano, 18 maggio 1988) è stato un conduttore televisivo, giornalista pubblicista e politico italiano. Dopo aver conseguito la laurea presso l’Università di Genova, lavora per alcuni spettacoli con Paolo Villaggio, prima di entrare in RAI a ventitré anni. Le sue prime trasmissioni di grande successo, risalenti alla seconda metà degli anni cinquanta, sono “Telematch” e soprattutto “Campanile sera”. Dal febbraio 1965 conduce La Domenica Sportiva. Nel maggio dello stesso anno tiene a battesimo la prima edizione di “Giochi senza frontiere”. Con Mike Bongiorno, Corrado e Pippo Baudo diviene uno dei presentatori televisivi più noti e popolari di quegli anni. A fine 1969, Enzo Tortora viene licenziato in tronco dalla RAI a causa della pubblicazione di una sua intervista. Ritornerà in RAI nel 1977 con la conduzione di “Portobello”. La trasmissione batterà ogni record di ascolti. Ma la sua carriera si interrompe bruscamente il 17 giugno 1983, quando viene arrestato con l’accusa di associazione per delinquere di stampo camorristico dalla Procura di Napoli. Il “caso Tortora” passerà alla storia come un caso di malagiustizia di cui fu vittima. Enzo Tortora tornerà in televisione il 20 febbraio del 1987, quando – scagionato – ricomincia con il suo Portobello. Ospite del Club di Forlì nel: 1975 |
Flavio TranquilloFlavio Tranquillo (Milano, 31 gennaio 1962) è un giornalista, scrittore e telecronista sportivo italiano. Dopo la maturità classica presso il Liceo Tito Livio, frequenta Economia e Commercio alla Bocconi. A 13 anni assiste alla sua prima partita di basket, Cinzano Milano-Forst Cantù e da allora l’amore per la palla a spicchi lo cattura. Negli anni giovanili, è giocatore, arbitro, allenatore e negli anni ’80 comincia a collaborare con Superbasket, la rivista fondata nel 1978 da Aldo Giordani. Dopo esperienze come radiocronista a Radio Press Panda, Radio Peter Flowers e Novaradio, nel 1985 diventa delegato di produzione degli sport americani sulle reti Fininvest. Poi lavora come telecronista per Italia1, Tv Koper Capodistria seguendo Football americano, basket NCAA, basket italiano, Eurolega ed ovviamente basket NBA. Dal 1997 è la voce del basket NBA in Italia, oggi su Sky Sport. Nel 2010 scrive un libro sulla legalità, “I dieci passi. Piccolo breviario sulla legalità” e “Da zero a otto”, autobiografia di Danilo Gallinari. Nell’inverno del 2014 esce “Altro giro, altro tiro, altro regalo”. Il 21 aprile 2016 esce il suo quarto libro “Basketball R-evolution”. |
Leo TurriniLeonildo Turrini detto Leo (Sassuolo, 18 marzo 1960) è un giornalista e scrittore italiano. Scrive di sport – e non solo – per i quotidiani il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno. È considerato uno dei maggiori esperti di Formula 1 ed in particolare della Ferrari, ma la sua attività spazia anche su calcio, ciclismo e pallavolo. Ha scritto diversi libri: oltre alle biografie di Lucio Battisti e Alberto Tomba, ha pubblicato “Enzo Ferrari un eroe italiano”, la biografia “Bartali. L’uomo che salvò l’Italia pedalando”, “Schumacher. La leggenda di un uomo mortale” a cui è stato assegnato il Premio Sport e Civiltà 2005, “Ma chi ti ha dato la patente?” scritto con Giancarlo Fisichella nel 2006, “Pazza Inter. Cento anni di una squadra da amare ” (2007), “Battisti. La vita, le canzoni, il mistero” (2008), ”Ferrari, mio padre”, scritto con Piero Lardi Ferrari, e il più recente ”II Pirata e il Cowboy”, dedicato a Marco Pantani. Nel 1993 ha vinto il premio letterario “Dino Ferrari”. È dotato di un vivace senso dell’umorismo, tant’è che nel libro “cult” Quel gran pezzo dell’Emilia (Mondadori, 2004), Edmondo Berselli ha definito l’emilianissimo Turrini «il più grande narratore orale italiano». |