I Campioni Olimpici
Tante Medaglie d'Oro olimpiche sono state ospiti del Panathlon Club di Forlì.
Stefano BaldiniStefano Baldini (Castelnovo di Sotto, 25 maggio 1971) è un grande maratoneta italiano. Ha iniziato a correre fin da bambino, dedicandosi inizialmente ai 5.000 e 10.000 metri, e passando alla maratona nel 1995. Suo allenatore è stato Luciano Gigliotti, artefice dei suoi numerosi successi (è stato allenatore anche di Gelindo Bordin, Oro nella maratona alle Olimpiadi di Seoul 1988). Tra i suoi successi è memorabile la vittoria nella maratona alle Olimpiadi di Atene del 2004, con il tempo di 2 ore 10 minuti e 55 secondi (record del percorso storico da Maratona ad Atene). Ha vinto nella maratona anche due medaglie d’Oro ai Campionati europei di Atletica Leggera nel 1998 a Budapest e nel 2006 a Göteborg, oltre a due medaglie di bronzo ai Campionati Mondiali di Edmonton nel 2001 e di Parigi nel 2003. Al termine della maratona alle Olimpiadi di Pechino 2008, (12º al traguardo), annuncia il suo ritiro dalle gare. È il primatista italiano di maratona con 2h07’22” (Londra 2006). Ospite del Club di Forlì nel: 2011 |
Giuseppe BeghettoGiuseppe Beghetto (Tombolo, 8 ottobre 1939) è un ex ciclista su strada e pistard italiano. Professionista dal 1963 al 1973, vinse il titolo olimpico nel tandem nel 1960 e tre titoli mondiali nella velocità. La massima soddisfazione a livello di dilettante la raccolse con il tandem, in cui formò una coppia con Sergio Bianchetto: ai Giochi della XVII Olimpiade di Roma del 1960 vinse la medaglia d’oro. Sempre nel tandem fu campione del mondo dilettanti nei due anni successivi, 1961 e 1962. Divenuto professionista nel 1963, continuò nell’attività su pista, arrivando a conquistare tre titoli mondiali (1965, 1966, 1968). Ospite del Club di Forlì nel: 1967 |
Nino BenvenutiNino Benvenuti (Isola d’Istria, 26 aprile 1938) è stato uno dei più grandi pugili italiani di tutti i tempi. Campione olimpico a Roma nel 1960 nei pesi Welter, ottiene, oltre all’oro, anche la prestigiosa coppa Val Barker, destinata al pugile tecnicamente migliore del torneo “soffiandola” addirittura a Cassius Clay. Passato al professionismo nel 1961, diventa campione del mondo Superwelter, battendo nel 1965 Sandro Mazzinghi, per due volte. Nel 1967 lascia i pesi superwelter per puntare al titolo mondiale dei pesi medi, detenuto dallo statunitense Emile Griffith. Riesce a diventare campione mondiale dei pesi Medi tra il 1967 e il 1970 con tre memorabili incontri con Griffith: vince la prima sfida il 17 aprile 1967 al Madison Square Garden, perde la rivincita (con rottura di una costola) e rivince la bella in un Madison Square Garden rinnovato il 4 marzo 1968. La sua carriera pugilistica termina nel 1971 con la doppia sconfitta ad opera di Carlos Monzon. Ha vinto il prestigioso premio di Fighter of the year nel 1968. La International Boxing Hall of Fame e la World Boxing Hall of Fame lo hanno riconosciuto fra i più grandi pugili di ogni tempo. |
Livio BerrutiLivio Berruti (Torino, 19 maggio 1939) è un ex atleta italiano, campione olimpico dei 200 metri piani alle XVII Olimpiadi di Roma 1960. Studente di chimica, aveva solo 21 anni quando partecipò ai Giochi Olimpici del 1960. Nelle semifinali dei 200 m corse in 20″5, uguagliando il record del mondo sulla distanza. In finale Berruti, che correva indossando occhiali da sole, fermò nuovamente il cronometro sui 20″5, sconfiggendo gli statunitensi, favoriti della vigilia, e aggiudicandosi una storica medaglia d’oro. Livio Berruti divenne per tutti “l’angelo”, per la leggerezza della falcata e la grazia con la quale esprimeva la sua potenza. Il 26 febbraio 2006 è stato portatore della bandiera olimpica nel corso della cerimonia di chiusura dei XX Giochi olimpici invernali, tenutisi a Torino. Ospite del Club di Forlì nel: 1987 |
Igor CassinaIgor Cassina (Seregno, 15 agosto 1977) è un ginnasta italiano, campione Olimpico nella specialità della sbarra alle Olimpiadi di Atene 2004. Si avvicina alla ginnastica all’età di cinque anni e disputa la sua prima gara a nove anni. Nel 1991 è campione italiano juniores e nel 1994 lo è senior alla sbarra, diventando il primo ginnasta junior a vincere un titolo assoluto; nel 1999 partecipa ai Mondiali di Tianjin e nel 2000 alla XXVII Olimpiade a Sydney. Nel 2001 è 4º alla sbarra ai Mondiali di Gand e l’anno successivo agli Europei di Patrasso conquista un bronzo. L’escalation continua nel 2003, quando è argento ai Mondiali di Anaheim. Il 23 agosto 2004 vince l’oro nella sbarra alle Olimpiadi di Atene, primo italiano a riuscirci con questo attrezzo. Nella specialità della sbarra ha inventato un gesto atletico che dal 2002 è ufficialmente chiamato “movimento Cassina”. |
Mauro CheccoliMauro Checcoli (Bologna, 1 marzo 1943) è un cavaliere italiano, vincitore di due medaglie d’oro nell’equitazione ai Giochi olimpici di Tokyo 1964. Laureato in ingegneria, dopo la carriera sportiva, ha intrapreso l’attività di progettista architettonico. A diciannove anni viene selezionato per la squadra nazionale di Concorso completo e sotto la guida del Marchese Mangilli partecipa alle Olimpiadi di Tokyo 1964 su Surbean vincendo la medaglia d’oro individuale e, con Paolo Angioni, Giuseppe Ravano e Alessandro Argenton, anche quella a squadre. Partecipa anche alle Olimpiadi del Messico nel ’68. È stato Presidente della Federazione Italiana Sport Equestri (F.I.S.E.) dal 1988 al 1996. |
Jury ChechiJury Dimitri Chechi (Prato, 11 ottobre 1969) è un ex ginnasta italiano. Soprannominato “il Signore degli Anelli” (dal titolo del famoso romanzo di Tolkien), ha dominato la specialità degli anelli negli anni novanta, riuscendo a dare all’Italia una medaglia d’oro olimpica nella ginnastica alle Olimpiadi di Atlanta 1996, 32 anni dopo la vittoria di Menichelli nel corpo libero ai Giochi di Tokyo del 1964. Dopo aver partecipato alle Olimpiadi di Seoul del 1988, Chechi si è rivelato nel 1989 con un terzo posto agli anelli ai Mondiali e l’anno successivo ha conquistato il titolo europeo della specialità. Nel 1992 è il grande favorito per la gara degli anelli alle olimpiadi di Barcellona ma, circa un mese prima delle gare, si rompe il tendine d’Achille durante un allenamento ed è costretto a rinunciare alle gare. Chechi non si perde d’animo e, tornato alle competizioni l’anno successivo, si aggiudica per cinque volte di seguito il titolo mondiale (1993-97), divenendo il primo ginnasta della storia a vincere cinque ori iridati consecutivi in una specialità. Ai Giochi olimpici di Atlanta del 1996 riesce finalmente a vincere l’oro. Nel 2000 deve rinunciare alle Olimpiadi di Sidney a causa di un altro grave infortunio, ma quattro anni dopo, alle Olimpiadi di Atene (dove ha l’onore di essere il portabandiera nella cerimonia di apertura) conquista – a 35 anni – un’inaspettata medaglia di bronzo. |
Alberto CovaAlberto Cova (Inverigo, 1 dicembre 1958) è stato uno dei più grandi mezzofondisti italiani. Muove i primi passi da atleta a 14 anni, poi nel 1980 incontra l’allenatore che lo porterà a vincere in Italia e nel mondo: Giorgio Rondelli. In tre anni ottiene un fantastico “triplete” sui 10.000 metri: campione Europeo nel 1982 ad Atene (bruciando in volata i favoriti Werner Schildhauer ed il finlandese Martti Vainio), campione mondiale nel 1983 ad Helsinki (alla prima edizione dei Campionati del Mondo) ed infine campione Olimpico nel 1984 a Los Angeles, dopo un’entusiasmante rimonta sul rivale di sempre Vainio. Nel 1986 poi vince la medaglia d’argento ai Campionati europei di Stoccarda, nei 10.000 dove l’Italia realizza un’irripetibile tripletta con l’oro di Stefano Mei ed il bronzo di Salvatore Antibo. Dopo i Giochi Olimpici di Seoul 1988 Cova si ritira, a soli 30 anni, dalle competizioni agonistiche, lasciando un record tuttora ineguagliato: è infatti l’unico atleta, nella storia dei 10.000 m., ad aver vinto l’oro ai Campionati europei, a quelli Mondiali ed alle Olimpiadi. Ospite del Club di Forlì nel: 2004 |
Klaus DibiasiKlaus Dibiasi (Solbad Hall, 6 ottobre 1947) è stato il più grande tuffatore italiano, sia nei tuffi dalla piattaforma che in quelli dal trampolino. Nel 1964 partecipò alla sua prima Olimpiade a Tokio, vincendo la medaglia d’argento dalla piattaforma. Nella stessa specialità fu medaglia d’oro nei successivi Giochi di Messico 1968 (dove vinse anche l’argento nel trampolino), a Monaco 1972 e a Montreal 1976. In quest’ultima edizione, dove fu anche alfiere della squadra italiana nella cerimonia di apertura dei Giochi, totalizzò ben 600 punti, record mondiale e olimpico. È l’unico tuffatore al mondo ad aver vinto tre olimpiadi consecutive nella stessa specialità ed in Italia è l’unico atleta, insieme a Valentina Vezzali, ad aver vinto tre olimpiadi consecutive nella stessa specialità in uno sport individuale. È stato l’allenatore della squadra olimpica in quattro edizioni dei Giochi: nel 1980 a Mosca, nel 1984 a Los Angeles, nel 1988 a Seoul e nel 1996 ad Atlanta. Nel 1981 è stato inserito nella International Swimming Hall of Fame. Il 26 febbraio 2006 è stato portatore della bandiera olimpica nel corso della Cerimonia di chiusura dei XX Giochi olimpici invernali Torino 2006. Ospite del Club di Forlì nel: 2001 |
Pino DordoniGiuseppe “Pino” Dordoni (Piacenza, 28 giugno 1926 – Piacenza, 24 ottobre 1998) è stato un atleta italiano, campione olimpionico di marcia ad Helsinki. Dopo un inizio sulla distanza breve dei 10 chilometri, passò ai 20 e 50 km. Proprio nella 50 km, conquistò le sue più significative affermazioni internazionali: nel 1950 si laureò campione europeo e alle Olimpiadi di Helsinki del 1952 conquisto l’oro nella medesima specialità; la gara, disputata il 21 luglio 1952, lo vide anche stabilire la migliore prestazione mondiale sulla distanza (4h28’07″08). Nella sua carriera di atleta ha disputato circa 600 gare, vincendone ben 502; ha al suo attivo la partecipazione a quattro edizioni dei Giochi Olimpici (da quelli di Londra del 1948 a quelli di Roma del 1960). Dopo essersi ritirato dallo sport attivo, divenne un abile tecnico; dal 1962 alla fine degli anni ottanta fu responsabile della nazionale italiana di marcia; in questa veste partecipò ad altre sette edizioni dei giochi olimpici. Il frutto migliore di questa sua attività fu il lancio di Abdon Pamich, considerato il suo vero grande erede. |
Sante GaiardoniSante Giovanni Gaiardoni (Villafranca, 29 giugno 1939) è stato un pistard e ciclista su strada italiano. Professionista dal 1960 al 1971, fu uno specialista nella velocità su pista, specialità in cui fu campione olimpico a Roma nel 1960 e mondiale nel 1960 e 1963. Ai Giochi di Roma fu anche campione nel chilometro da fermo (con il record mondiale a 1’07″18). Passato professionista nel 1961 riuscì ad affermarsi più volte a livello nazionale e mondiale, vivendo diversi duelli con Antonio Maspes, soprattutto ai campionati del mondo di velocità: nel 1962 al velodromo Vigorelli ebbe la meglio Maspes, mentre l’anno successivo sulla pista di Rocourt fu proprio Gaiardoni a sconfiggere il rivale. Ospite del Club di Forlì nel: 1967 |
Luciano GiovannettiLuciano Giovannetti (Pistoia, 25 settembre 1945) è stato uno dei più grandi interpreti del tiro a volo italiano. Ha conquistato due titoli olimpici nella specialità piattello fossa. Il primo a Mosca con 198 piattelli su 200 davanti al sovietico Yambulatov e al tedesco Damme (entrambi con 196). Il secondo a Los Angeles dopo spareggio a tre a 192 (dopo un doppio errore dell’americano Carlisle nell’ultima serie) davanti al peruviano Boza e allo statunitense Carlisle. Ha vinto anche quattro titoli mondiali. Attualmente è commissario tecnico di tutte le squadre nazionali di Tiro a Volo. Ospite del Club di Forlì nel: 1992 |
Josefa IdemJosefa Idem (Goch, 23 settembre 1964) è una canoista tedesca naturalizzata italiana, campionessa mondiale e olimpica nella specialità del K1 (kayak individuale). Ha iniziato la sua carriera sportiva nella natìa Germania, ma dal 1990 vive e gareggia per l’Italia. Nella sua lunga carriera ha vinto 38 medaglie tra Giochi olimpici, mondiali ed europei. Ha partecipato a 8 edizioni delle Olimpiadi, ininterrottamente dall’edizione di Los Angeles 1984 a quella di Londra 2012. Con la nazionale tedesca e a vent’anni vince la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Los Angeles 1984 nel K2 500 m. Nel 1992, due anni dopo il matrimonio, diventa cittadina italiana e partecipa ai Giochi di Barcellona, ma si deve accontentare del quarto posto. Nel 1996, alle Olimpiadi di Atlanta vince il bronzo nel K1 500 m., bissando la medaglia vinta 12 anni prima. È l’inizio di un periodo ricchissimo di successi: dal 1997 al 2002 3 titoli mondiali, 5 titoli europei e la medaglia d’oro nel K1 500 m. alle Olimpiadi di Sydney del 2000. 15 mesi dopo il parto, a 40 anni ed alla sesta Olimpiade consecutiva, vince la medaglia d’argento ai Giochi di Atene del 2004 nel K1 500 m. e si ripete quattro anni dopo alle Olimpiadi di Pechino 2008. Alle Olimpiadi di Londra 2012, conquista un 5º posto nella finale del K1 500 m. Al termine della gara annuncia il suo ritiro all’età record di 48 anni. Con 8 partecipazioni, è la prima italiana di ogni tempo per numero di Giochi olimpici disputati, a pari merito con Piero e Raimondo D’Inzeo. A livello mondiale, è l’atleta femminile con più Giochi olimpici disputati in assoluto. Ospite del Club di Forlì nel: 2006, 2012 |
Gianni LonziGianni Lonzi (Firenze, 4 agosto 1938) è un ex pallanuotista, allenatore di pallanuoto e dirigente sportivo italiano. Giocatore della Pro Recco, ha vinto la medaglia d’oro all’olimpiade di Roma 1960 con il mitico “Settebello” assieme ad Eraldo Pizzo. Attualmente è Presidente della Commissione Tecnica della FINA. È stato presidente del Rari Nantes Florentia dal 1992 al 1999. É marito della campionessa olimpica di fioretto di Monaco 1972 Antonella Ragno. Ospite del Club di Forlì nel: 1976 |
Vincenzo MaenzaVincenzo Maenza (Imola, 2 maggio 1962) è un ex lottatore italiano, due volte campione olimpico. Specialista della lotta greco-romana, iniziò a gareggiare a tredici anni e a sedici già faceva parte della nazionale maggiore. Prese parte a quattro edizioni dei Giochi Olimpici, vincendo due medaglie d’oro (Los Angeles 1984 e Seoul 1988) e una d’argento a Barcellona nel 1992. Soprannominato “Pollicino” per la bassa statura, ottenne inoltre due medaglie d’argento ai campionati mondiali (a Colorado Springs nel 1980 e a Clermont-Ferrand nel 1989) e si laureò campione europeo nel 1987 a Tampere (nella categoria 48 kg). Nel 1994 si infortunò gravemente al ginocchio procurandosi una lesione del legamento, per la qual cosa decise di chiudere la carriera. |
Michele MaffeiMichele Maffei (Roma, 11 novembre 1946) è uno schermidore e dirigente sportivo italiano. Ha partecipato alle seguenti edizioni dei Giochi olimpici: Città del Messico 1968 (argento sciabola a squadre), Monaco 1972 dove vince la medaglia d’oro nella sciabola a squadre, Montreal 1976 (argento sciabola a squadre), Mosca 1980 (argento sciabola a squadre). Ha partecipato a 12 edizioni dei Campionati del mondo, conquistando la medaglia d’oro individuale di sciabola nel 1971 a Vienna. Ai campionati del mondo ha vinto un totale di 10 medaglie. Come dirigente del CONI ha ricoperto diversi incarichi. Nel 1973 si diploma al 5º Corso dei Maestri dello Sport ed entra nel CONI: è stato Segretario Generale della Federazione Italiana Scherma dal 1999 al 2003 e poi sino al 2011 Segretario Generale della Federazione Ginnastica. Ospite del Club di Forlì nel: 2007 |
Edoardo MangiarottiEdoardo Mangiarotti (Renate, 7 aprile 1919 – Milano, 25 maggio 2012) è stato uno schermidore e dirigente sportivo italiano. Figlio di Giuseppe Mangiarotti, già schermidore di prestigio internazionale che aveva indossato la divisa azzurra alle Olimpiadi di Londra nel 1908 e maestro d’arme che importò in Italia le varianti della scuola francese di scherma. Con i due fratelli, Mario e l’altro olimpionico Dario, crebbe sotto gli insegnamenti paterni. Relativamente ai soli Giochi olimpici ha collezionato complessivamente fra il 1936 e il 1960 ben 6 medaglie d’oro, 5 d’argento e 2 di bronzo ed è a tutt’oggi l’atleta più medagliato della storia dell’Italia ed il quarto in assoluto, a pari merito con altri due atleti, alle spalle di Michael Phelps a quota 22 medaglie, seguito da Larissa Latynina con 18 e Nikolai Andrianov con 15. Per quanto concerne i campionati del mondo sono 26 le medaglie conquistate, delle quali la metà d’oro. Anche nella speciale classifica degli schermidori plurimedagliati ai mondiali risulta l’italiano più vincente di sempre. Si è ritirato dalla scena agonistica dopo le Olimpiadi di Roma del 1960 come il più grande schermidore di spada di tutti i tempi. |
Silvio MartinelloSilvio Martinello (Padova, 19 gennaio 1963) è un ex ciclista su strada e pistard italiano. Professionista dal 1986 al 2003, fu cinque volte campione del mondo, due nell’americana, due nella corsa a punti e una nell’inseguimento a squadre e campione olimpico ad Atlanta 1996 nella corsa a punti. Attualmente lavora alla RAI come commentatore tecnico nelle competizioni ciclistiche al fianco di Francesco Pancani subentrando al nuovo C.T. della nazionale Davide Cassani. Su strada ha ottenuto una ventina di successi in totale, fra cui spiccano due tappe al Giro d’Italia, una alla Vuelta a España, e la Milano-Vignola, storica corsa per le ruote veloci. Al Giro d’Italia 1996 vestì per quattro giorni la maglia rosa. Mise in luce il suo grande potenziale soprattutto nelle competizioni su pista, dove riuscì ad imporsi in 28 Sei giorni, molte delle quali corse con Marco Villa e dove soprattutto ha vinto cinque titoli mondiali: nell’inseguimento a squadre (Bassano del Grappa 1985), nella Corsa a punti (Bogotá 1995 e Perth 1997), e nell’americana, gara in cui in coppia con Villa non aveva rivali (Bogotá 1995 e Manchester 1996). Il suo più prestigioso successo è stato il titolo olimpico nel 1996 ad Atlanta nella gara individuale a punti. Nelle Olimpiadi 2000 a Sydney ha conquistato anche un bronzo nell’americana, sempre con Villa. Ritiratosi dall’attività dopo 18 stagioni, a quarant’anni di età nel 2003, ha iniziato a collaborare con la RAI come commentatore tecnico. Ospite del Club di Forlì nel: 2015 |
Pietro MenneaPietro Paolo Mennea (Barletta, 28 giugno 1952 – Roma, 21 marzo 2013) è stato un atleta, politico e saggista italiano. Campione olimpico dei 200 metri piani a Mosca 1980 e detentore del primato mondiale della specialità dal 1979 al 1996 (ha resistito 16 anni, 9 mesi e 11 giorni) con il tempo di 19″72. Conosciuto con il soprannome “la Freccia del Sud”, è l’unico duecentista della storia che si sia qualificato per quattro finali olimpiche consecutive (1972-1976-1980-1984). Ha vinto anche tre titoli europei: nel 1974 conquisto l’oro nei 200 m. davanti al pubblico di casa di Roma, e si piazzò secondo nei 100 m (dietro a Borzov, suo rivale storico), nel 1978, a Praga, difese con successo il suo titolo europeo dei 200 m. e vinse anche nei 100 m. Insignito dell’ordine olimpico e membro della Hall of Fame della FIDAL. Nel 2012 Londra gli dedica una stazione della metropolitana cittadina (Kensington High); un riconoscimento che la città delle Olimpiadi 2012 ha voluto tributare agli atleti che sono entrati di diritto nel gotha della storia dello sport mondiale Ospite del Club di Forlì nel: 2007 |
Eugenio MontiEugenio Monti (Dobbiaco, 28 gennaio 1928 – Belluno, 1º dicembre 2003) è stato un bobbista italiano. È l’atleta più titolato nella storia di questa disciplina con 9 medaglie d’oro ai campionati mondiali e 6 medaglie olimpiche. Gianni Brera lo soprannominò il “Rosso Volante” (per il dei capelli e per la sua grinta). Ad appena vent’anni Monti era una delle migliori promesse dello sci italiano, ma la sua carriera venne stroncata da due gravi infortuni. Decise allora di dedicarsi al bob e nel 1957 in coppia con Renzo Alverà, vinse il primo oro mondiale nel bob a due. Nel 1960, a Cortina, divenne campione mondiale sia nel due che nel quattro. All’Olimpiade di Cortina 1956 vinse due medaglie d’argento, nel bob a due (con Renzo Alverà) e nel quattro. All’Olimpiade di Innsbruck 1964, vinse due medaglie di bronzo (con Sergio Siorpaes nel bob a due e nel bob a quattro). Finalmente, all’Olimpiade di Grenoble 1968, sulla pista dell’Alpe d’Huez, l’ormai quarantenne Monti riuscì a vincere la medaglia d’oro sia nel due con Luciano de Paolis sia nel quattro, con lo stesso de Paolis, Mario Armano e Roberto Zandonella. Colpito da numerose traversie ed affetto dal morbo di Parkinson, il 30 novembre 2003 si sparò un colpo di pistola alla testa. Ospite del Club di Forlì nel: 1968 |
Antonella RagnoAntonella Ragno (Venezia, 6 giugno 1940) è una schermitrice italiana, campionessa olimpica di fioretto di Monaco 1972. Si avvicina alla Scherma già adolescente, nel 1955 e nel 1960 partecipa alle Olimpiadi di Roma, conquistando il bronzo a squadre nel Fioretto, appena cinque anni da quando ha iniziato a praticare questo Sport. Durante le Olimpiadi romane conosce anche il pallanuotista Gianni Lonzi, che diverrà suo marito. Il 1964 è l’anno della seconda partecipazione olimpica: Tokio sarà ancora una bronzo, ma stavolta individuale. Dopo la delusione dell’Olimpiade di Città del Messico (1968) – e dopo un periodo di pausa per maternità – a 32 anni partecipa alla sua quarta Olimpiade a Montreal: non è tra le favorite, ma in pedana si supera e vince la medaglia d’oro della gara individuale (uno dei tre soli ori della spedizione italiana in quell’Olimpiade). Con tale trionfo chiude nel migliore dei modi la sua grande carriera di schermitrice. Ospite del Club di Forlì nel: 1976 |
Sara SimeoniSara Simeoni (Rivoli Veronese, 19 aprile 1953) è stata la più grande atleta italiana di salto in alto. Ha iniziato giovanissima con lo stile Fosbury, seguita dapprima dal tecnico Bragagnolo, quindi da Erminio Azzaro (anche egli saltatore in alto), che diventerà suo marito. Ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Mosca nel 1980, oltre a due medaglie d’argento: a Montreal nel 1976 ed a Los Angeles nel 1984 (dove è stata anche la portabandiera della squadra italiana durante la cerimonia d’apertura). È stata primatista del mondo con la misura di 2,01 metri stabilita due volte nel 1978, anno in cui vinse il campionato europeo a Praga. Ha vinto inoltre due medaglie d’oro alle Universiadi, altrettante ai Giochi del Mediterraneo e quattro titoli di campionessa europea indoor. Quattordici volte campionessa italiana, ha detenuto il primato italiano per 36 anni dal 12 agosto 1971 all’8 giugno 2007, quando fu superato da Antonietta Di Martino. Nel 2014 è stata eletta “Atleta del Centenario” insieme ad Alberto Tomba in occasione dei 100 anni del CONI. |
Maurizio SteccaMaurizio Stecca (Santarcangelo di Romagna, 9 marzo 1963) è un ex pugile italiano, campione olimpico nel 1984; campione del mondo WBO dei pesi piuma dal 28 gennaio 1989 all’11 novembre 1989 e dal 26 gennaio 1991 al 16 maggio 1992; campione europeo e campione italiano. Comincia a praticare pugilato nel gennaio 1978 presso la Polisportiva Libertas Rimini.Nel 1984, all’età di 21 anni, partecipa ai Giochi Olimpici disputati a Los Angeles. Batte in semifinale per 5 a 0 il temibile dominicano Pedro Nolasco da tutti il super favorito per l’oro. Nella finale sconfigge il forte messicano Héctor López e si aggiudica la medaglia d’oro olimpica nei pesi gallo. Dopo le Olimpiadi, Stecca passa professionista nella categoria pesi piuma con manager Umberto Branchini. Conquista il titolo di campione mondiale WBO della categoria dei pesi piuma il 28 gennaio 1989, battendo ancora una volta il dominicano Pedro Nolasco. Perde la corona l’11 novembre 1989, ma nel 1991 si riappropria del titolo WBO battendo per KOT Armando Juan Reyes. Il 22 marzo 1995 l’ultimo incontro: conquista il titolo italiano dei super piuma con il quale decide di chiudere la sua carriera. |
Matteo TagliariolMatteo Tagliariol (Treviso, 7 gennaio 1983) è uno schermidore italiano della specialità della spada. Alle Olimpiadi di Pechino 2008 ha battuto nettamente in finale il francese Fabrice Jeannet, portando all’Italia la prima medaglia d’oro dell’edizione e riportando in azzurro l’oro nella spada individuale, che mancava all’Italia da Roma 1960 quando a vincere fu Giuseppe Delfino. Nella stessa edizione dei Giochi ha fatto parte della squadra azzurra di spada che ha ottenuto la medaglia di bronzo, insieme a Stefano Carozzo, Diego Confalonieri e Alfredo Rota. Nel 2009, al Mondiale di scherma di Antalya, ha vinto l’argento nella gara individuale. Ospite del Club di Forlì nel: 2012 |
Gustav ThoeniGustav Thoeni (Stelvio, 28 febbraio 1951) è un ex sciatore alpino e allenatore di sci alpino italiano, uno dei grandi protagonisti della mitica “Valanga azzurra” degli anni ’70. Nativo di Trafoi, frazione del comune di Stelvio, è stato uno dei più grandi campioni di tutti i tempi dello sci alpino grazie alle quattro vittorie nella Coppa del Mondo generale (1971, 1972, 1973 e 1975), al secondo posto conquistato nel 1974, a cinque Coppe del Mondo di specialità e ai successi ai Mondiali e alle Olimpiadi: ha vinto l’oro nello slalom gigante e l’argento nello slalom speciale nelle Olimpiadi invernali di Sapporo 1972, l’argento nello slalom speciale a Innsbruck 1976, due ori (slalom gigante e slalom speciale) ai Mondiali di Sankt Moritz 1974. Vanno inoltre aggiunti i due titoli mondiali in combinata del 1972 e del 1976, validi per l’albo d’oro dei Mondiali ma non per le Olimpiadi. Ritiratosi dall’attività agonistica nel 1980,ha intrapreso la carriera di allenatore. Ha contribuito in questa veste ai successi di Alberto Tomba, di cui è stato allenatore personale per nove anni, dal 1989 al 1996; in seguito è stato allenatore della nazionale italiana di sci. Ospite del Club di Forlì nel: 1987 |
Giovanna TrilliniGiovanna Trillini (Jesi, 17 maggio 1970) è stata una delle più grandi schermitrici italiane. Ha vinto la medaglia d’oro individuale di fioretto alle Olimpiadi del 1992, oltre a tre ori consecutivi dal 1992 al 2000 nella prova a squadre (a Barcellona 1992, ad Atlanta 1996 ed a Sydney 2000 con in squadra Diana Bianchedi e Valentina Vezzali). Sempre alle olimpiadi, a livello individuale, ha vinto un argento (Atene 2004) e due bronzi (1996 e 2000), a livello di squadra un bronzo (Pechino 2008). Dopo Valentina Vezzali è l’atleta italiana che ha vinto più medaglie d’oro (4) ai Giochi olimpici di tutti i tempi. Entrambe provengono dalla scuola iesina, fondata dal maestro Ezio Triccoli, uno dei centri della tradizione della scherma italiana. Nei Campionati del Mondo ha conquistato 19 medaglie, di cui 9 d’oro (2 individuali e 7 a squadre). Ha vinto quattro volte la Coppa del Mondo (39 successi di tappa). È stata portabandiera azzurra durante la cerimonia d’apertura delle olimpiadi di Atlanta. Ospite del Club di Forlì nel: 1993 |
Valentina VezzaliValentina Vezzali (Jesi, 14 febbraio 1974), fiorettista italiana. Ha iniziato a praticare la scherma nel 1980, presso il Club Scherma Jesi. A 15 anni inizia a mietere i primi successi nel Campionato Mondiale Cadette (vincerà tre titoli iridati consecutivi) e poi nella categoria under 20 dove vince due Mondiali (1993 e 1994) e due Europei (1992 e 1993). Esordisce alle Olimpiadi ad Atlanta nel 1996 e vince subito l’argento nel fioretto individuale e l’oro a squadre. Seguiranno tre medaglie d’oro olimpiche in tre consecutive Olimpiadi (Sidney 2000, Atene 2004, Pechino 2008), oltre ad ed un bronzo (Londra 2012, dove è stata la portabandiera azzurra) ed a tre ori olimpici di squadra. E’ stata vincitrice anche di sei titoli mondiali e di cinque titoli europei (individuali). In carriera ha vinto 11 volte la Coppa del mondo. È l’azzurra più medagliata di sempre ed è considerata la più grande schermitrice di tutti i tempi. |