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PREMI PANATHLON 2011


Giovedì 24 novembre 2011 - 576a Manifestazione.  La riunione conviviale è dedicata ad uno degli appuntamenti annuali più significativi del nostro Club, cioè la consegna dei PREMI PANATHLON, giunti alla trentunesima...



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IL RUGBY ROMAGNOLO IN SERIE A


Giovedì 27 ottobre 2011 - 575a Manifestazione.  L’appuntamento di questo mese è legato a un momento di notevole importanza per lo sport protagonista del nostro convivio. Il rugby vive un momento di esplosiva attività sia...



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GABANÌ DUE VOLTE CAMPIONE


Venerdì 10 giugno 2011 - 572a Manifestazione.  Venerdì 10 giugno il Panathlon Club nel suo convivio mensile, ha celebrato presso l’Hotel della Città una speciale ricorrenza dello sport ciclistico forlivese:  50 anni...



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DA SINISTRA STEFANO BALDINI, MARILENA ROSETTI, ROBERTO CORSI E PINO VESPIGNANI

STEFANO BALDINI: l’Arte di Correre


Giovedì 5 maggio 2011 – 570a Manifestazione.

Questa sera al Circolo della Scranna abbiamo l’onore di ospitare Stefano Baldini, Oro Olimpico di maratona ad Atene 2004.

Uno degli atleti più ammirati dell’ultimo decennio, ha percorso di corsa più di 180.000 chilometri, quattro volte e mezzo il giro del mondo.

Baldini risponde alle domande degli ospiti

Baldini risponde alle domande degli ospiti

Stefano Baldini (Castelnovo di Sotto, 25 maggio 1971) proviene da una famiglia numerosa. Dieci fratelli, cinque maschi e cinque femmine, nati e vissuti in una realtà contadina forgiano caratteri e regalano esperienze di vita incredibili. Così Stefano nella campagna di Rubiera impara a correre tra i primi problemi della vita con il padre che lo vuole dedito alla madre terra e lui che invece ci vuole correre sopra e magari allontanarsi un po’ da una realtà ricca di valori ma fatalmente statica. A quindici anni Stefano esce per la prima volta dicasa a gareggiare e dopo non si è più fermato. Anche i fratelli corrono (Marco, il fratello maggiore, è stato un buon maratoneta) e fanno aumentare la passione e la voglia di competere. Inizia a gareggiare con continuità tra le file dell’Atletica Guastalla, poi, durante il servizio militare, indossa subito la maglia delle Fiamme Oro. Nel 1993 vince il suo primo titolo italiano sui 10.000 metri dopo aver percorso l’iter istituzionale dei nazionali allievi, juniores e giovanili. 

Due grandi atleti: Stefano Baldini e stefano Mei

Due grandi atleti: Stefano Baldini e Stefano Mei

Nel suo luccicante palmares vanta 13 vittorie tricolori, 3 Campionati d’Europa, ha vinto il Campionato del mondo di mezza maratona nel 1996, ha partecipato alle olimpiadi di Sidney e di Atlanta gareggiando nei 5.000 e 10.000 metri.

Argomento della serata è stato “ L’arte di correre” e Baldini, con i suoi racconti, le tante vittorie, i numerosi podi e la splendida carriera (ha corso su tutte le strade del mondo per 30 anni) ha regalato ai soci emozioni forti e indimenticabili. Alle domande ha risposto sempre con molta franchezza e sempre col sorriso sulle labbra; ha raccontato la splendida vittoria all’Olimpiade del 2004 ad Atene; ha detto di come è arrivato alla maratona grazie all’intuito del suo primo allenatore Benati, che lo indirizzò al grande tecnico Luciano Gigliotti, vero artefice dei suoi numerosi successi (è stato allenatore anche di Gelindo Bordin, Oro nella maratona alle Olimpiadi di Seoul 1988). Alla domanda “ Perché correre è un’arte?” Baldini ha risposto: “Correre è un gesto naturale! Tutti, anche i bambini, privilegiano la corsa. Correre bene e forte è un’ arte e non è da tutti. Se ne possiedi il DNA, questo deve essere sempre perfezionato, specie se corri a certi livelli. Sono indispensabili padronanza e conoscenza di se stessi. Correre è fatica, ma deve essere una fatica controllata”. Alla domanda: “A cosa è dovuto il predominio degli atleti africani nel mezzofondo e nelle corse lunghe? “ Baldini ha risposto che, oltre al loro stile di vita, ai lunghie logoranti allenamenti, il correre fa parte del loro DNA. In Africa ci sono dei talenti puri, che devono essere ancora scoperti.Occorre ricordare che lo sport praticato è lo specchio della vita che conduciamo e la loro è una vita fatta di fatica e sacrifici. Alla domanda se è possibile abbattere il muro delle 2 ore nella maratone ha risposto: “ A breve no! Tuttavia ci si dovrebbe arrivare. Il futuro è qualità e disciplina. Sempre più atleti cercano nella maratona quella sensazione di appagamento che altre gare non ti possono dare”.

La cesenate Nicoletta Tozzi

La cesenate Nicoletta Tozzi

La serata ha avuto anche la presenza del Vice Presidente Vicario della Fidal Alberto Morini e del Presidente Fidal Emilia Romagna Alberto Montanari, oltre ad alcuni atleti del recente brillante passato, Stefano Mei e Nicoletta Tozzi, e del presente come Sanguinetti e Cacaci, giovani promesse dell’Edera Atletica, oltre all’atleta del Marocco, Kishry, accreditato sulla maratona di un tempo interessante: 2h e 09’ .

Ha condotto il dibattito il giornalista Roberto Corsi, toscano, profondo conoscitore delle tematiche dell’atletica leggera e autore di diversi libri tra cui l’ultimo di notevole successo “Dio salvi la Regina”, ambientato appunto nel mondo della regina di tutti gli sport.

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