PREMI PANATHLON 2012
Giovedì 29 novembre 2012 - 589a Manifestazione. Siamo giunti alla trentaduesima edizione dei Premi Panathlon Club Forlì. Il 2012 è stato un anno olimpico che ha tolto, a volte, respiro ad altri momenti di sport...
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Giovedì 29 novembre 2012 - 589a Manifestazione. Siamo giunti alla trentaduesima edizione dei Premi Panathlon Club Forlì. Il 2012 è stato un anno olimpico che ha tolto, a volte, respiro ad altri momenti di sport...
Venerdì 7 settembre 2012 - 587a Manifestazione. E' stato protagonista della serata di Gala un Grande del ciclismo: Roger De Vlaeminck, “Monsieur Roubaix”, testimonial della Gran Fondo “La Magnifica”, sul percorso...
Giovedì 7 Giugno 2012 - 585a Manifestazione. All’Hotel della Città il Club, col patrocinio del CONI Provinciale, ha ospitato, premiato e ringraziato atleti, dirigenti e tecnici forlivesi che hanno avuto l’onore di...
Mercoledì 4 aprile 2012 – 582a Manifestazione.
Proseguendo sul filo conduttore delle Olimpiadi di Londra 2012 , è stato ospite di aprile un atleta fra i più prestigiosi, protagonista nel mondo della scherma: Matteo Tagliariol, oro alle Olimpiadi 2008 nella spada individuale.
Matteo Tagliariol è nato a Treviso il 7 gennaio 1983. Innamorato della spada fin da bambino, iniziò a tirare all’età di sei anni presso la società “Lame della Marca Trevigiana” sotto la guida del maestro Ettore Geslao.
Nel 2007 ai Mondiali di San Pietroburgo conquista un nono posto nella spada individuale e un brillante argento con la squadra. Nel 2008 a Kiev, agli Europei, conquista un bronzo nella prova a squadre. Fra il 2007 e il 2008 si è imposto in tre prove di spada in Coppa del Mondo a Tallin, Berna e Montreal. A Pechino 2008, ha battuto nettamente in finale il francese Frabrice Jeannet portando all’ Italia la prima medaglia d’oro dell’edizione e riportando in azzurro l’oro nella spada individuale che mancava all’Italia da Roma 1960. Nella stessa edizione dei Giochi ha fatto parte della squadra azzurra di spada, che ottiene la medaglia di bronzo, insieme a Stefano Carozzo, Diego Confalonieri e Alfredo Rota.
Con la conquista della Medaglia d’Oro nella spada individuale alle Olimpiadi di Pechino ha rotto un incantesimo che perdurava nella spada azzurra da ben 48 anni da quando, a Roma ‘60, a vincere in quell’arma fu il torinese Giuseppe Delfino.
La spada è l’arma che si avvicina più di tutte alle condizioni di un duello perché non esistono priorità d’attacco ed entrambi i contendenti possono affondare contemporaneamente l’azione alla ricerca della stoccata. Si può colpire solo di punta ed in tutto il corpo, piedi compresi. La possibilità di attacco simultaneo può tradursi in colpi doppi e conseguenti assegnazioni di punti ad entrambi gli schermidori se i tocchi giungono a bersaglio entro un venticinquesimo di secondo l’uno dall’altro. L’assenza di convenzioni nella spada ha favorito la sua popolarità tanto da farne l’arma più praticata nella scherma.
Matteo Tagliariol si è rivelato un personaggio di simpatia travolgente e non si è sottratto alle domande dei soci. Presenti anche numerosi atleti del Circolo Schermistico Forlivese (C.S.F.), guidati dal Presidente Milko Billi (nostro socio), atleta di valore, più volte nelle classifiche nazionali e le giovani promesse Efrosinin e Baldacci, due giovani già in odore di maglia azzurra.
Tagliariol, dopo un breve excursus sulla sua carriera, che lo ha portato alla conquista dell’Oro Olimpico, si è sottoposto con estrema disinvoltura alle domande dei soci e dei giovani atleti. Vediamo le più interessanti.“Quando hai cominciato a tirare di scherma?” “A 6 anni col fioretto! Ero un po’ irrequieto da piccolo ed il maestro della palestra che frequentavo ha visto che ero molto portato e con maggior impegno e disciplina (frequentavo saltuariamente la palestra) i risultati sarebbero venuti. Credo di non averlo deluso”. “Come è avvenuto il passaggio dal fioretto alla spada?” “La spada è più spettacolare, è l’arma che ti fa rivivere i duelli dei film per ragazzi, come I tre Moschettieri e Cirano de Bergerac. Si possono affondare i colpi, si può colpire in tutto il corpo piedi compresi presi, si è più liberi, non esistono convenzioni da seguire. Con la spada si ha il duello vero!”
“Come vivi la mancata qualificazione alle prossime Olimpiadi?” “Con molta delusione e rabbia (ha mancato la qualifica alle Olimpiadi di Londra 2012 per 4 punti)). C’è stato un calo di forma, ma soprattutto l’infortunio alla mano dell’arma che mi impedisce di combattere con forza e la forza è sempre stata la mia arma vincente”.
“Che caratteristiche deve avere uno spadista per essere vincente?” “Nella scherma non c’è una morfologia standard; l’attacco di spada è molto veloce, una stoccata ogni 20/30 secondi. Allo spadista che si vuole affermare occorrono tre doti: il braccio per il 20%, l’elasticità per il 20%, la mente per il 60%”.
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